Trasparenza. Il gruppo Cassì ‘incorona’ D’Asta. I grillini: “Il Pd tuba col centrodestra”

161
Mario D'Asta

Il consigliere Mario D’Asta è il nuovo presidente della commissione Trasparenza al Comune di Ragusa. “Ringrazio il presidente del Consiglio comunale che ha aperto i lavori della commissione e tutti i componenti dell’organismo – afferma D’Asta – per essere stato indicato, questa mattina, al vertice di un organismo molto particolare tra quelli presenti in seno a palazzo dell’Aquila. Cercherò di assolvere al meglio il nuovo e complicato compito, soprattutto nell’interesse dei cittadini che rappresentano il supremo interesse da tutelare affinché possano essere destinatari di una amministrazione sana, buona e trasparente. Sono consapevole della necessità di ricoprire un ruolo terzo, che merita responsabilità e sobrietà ma anche serietà e determinazione”. Il regolamento del Consiglio comunale prevede che la presidenza della commissione sia attribuita a un rappresentante della minoranza. Questo il comunicato di D’Asta.

Poi c’è quello dei grillini:  “Ci sono dinamiche legate a intese, evidentemente sottobanco, che facciamo finta di non intendere ma che, in realtà, sembrano fin troppo chiare nel loro svilupparsi”. A sostenerlo il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle di Ragusa a proposito dell’elezione, ieri mattina, di un rappresentante del Pd alla presidenza della commissione Trasparenza. “Ci sono – sottolineano ancora i componenti del gruppo M5s – regole non scritte, al di là della politica, che meritano, in ogni circostanza, di essere prese in considerazione. Il nostro gruppo, espressione di una lista che ha riportato ben 6.200 preferenze, è risultato il più votato in città, alle scorse elezioni amministrative, per non parlare del fatto che il nostro candidato ha concorso al ballottaggio. Ci saremmo aspettati una disponibilità al confronto da parte del Pd per la presidenza della commissione Trasparenza, considerato anche la delicatezza del ruolo. E in effetti, dopo un consulto interno con la minoranza, il nominativo di un nostro rappresentante, Alessandro Antoci, è stato associato a quello di un altro componente della minoranza, il dem Mario D’Asta. Non essendo stato trovato un accordo dall’opposizione, abbiamo proposto i due nominativi in seno alla seduta della commissione, dov’erano presenti pure i cinque componenti della maggioranza. Il caso, chiamiamolo così, ha voluto che le preferenze della maggioranza fossero tutte indirizzate verso D’Asta. Nulla da ridire nei confronti del collega del Pd. Ma ci lascia quantomeno perplessi questo orientamento unanime da parte dei consiglieri della maggioranza. Che hanno evidentemente avversato il nostro rappresentante. Se poi con la memoria andiamo a quanto accaduto in occasione dell’elezione del presidente del Consiglio, allora ci sembra che le perplessità da sciogliere siano più d’una. Cioè mentre il Pd a livello locale tuba con una Giunta di centrodestra, a livello nazionale avversa l’alleanza Lega-M5s, Lega che fa parte integrante del centrodestra. Se è coerenza, questa… D’altro canto, la destra e la sinistra trovano sempre la quadra contro il Movimento Cinque Stelle soprattutto quando ci sono da salvaguardare posizioni e interessi che non siano quelli dei cittadini. Questa, a dirla tutta, potrebbe sembrare una di quelle volte in cui a pensar male ci si azzecca. Noi, però, non vogliamo polemizzare in maniera strumentale. Auguriamo buon lavoro a D’Asta e continueremo ad essere vigili per denunciare ulteriori accordi sottobanco (ce ne accorgeremo immediatamente) che andrebbero a svilire il ruolo dell’opposizione. Quello che conta, in questa fase, è far sì che tutti possano svolgere appieno le proprie funzioni, nel rispetto dei ruoli, per tutelare al massimo le esigenze dei ragusani e della città”.

La chiosa: non sarà che il gruppo Cassì abbia ‘ricambiato’ a suo modo l’appoggio (così dicono le malelingue) di D’Asta al ballottaggio?