‘Eventi mediterranei’, a Pozzallo iniziata la tre giorni nel solco di Giorgio La Pira

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«Giorgio La Pira aveva una predilezione per i poveri. Anche Aldo Moro. Pensavano a una costituzione inclusiva, in cui il paese fosse una casa comune, per tutti, non solo per alcuni. Perché se è a misura di povero, di ultimo è a misura di tutti». È il messaggio che Annachiara Valle, giornalista di Famiglia Cristiana e autrice del volume ‘Giorgio La Pira, vivere per la comunità’, ha lasciato ai tanti studenti che, questa mattina, hanno affollato il Cinema Giardino di Pozzallo. Il primo appuntamento della tre giorni di ‘Eventi mediterranei’ promossi dalla Fondazione Val di Noto in collaborazione con la cooperativa etica ‘Oqdany e con il patrocinio del Comune di Pozzallo. Un proficuo e appassionato dialogo con gli studenti che hanno posto alla giornalista tante domande sulla figura di La Pira, attualizzandone la figura. Perché non resti ‘ingessata’ o relegata solo nel suo tempo senza poter dire nulla ai cittadini e ai cristiani di oggi. Gli studenti hanno letto in queste settimane il libro e ne hanno approfondito il contenuto con i loro insegnanti. «La Costituzione – ha detto Annachiara Valle agli studenti – vive se i cittadini la applicano. Sta alla vostra responsabilità non solo sapere che ci sono dei principi, ma battervi perché vengano attualizzati». Mimmo Lucano e il rapporto tra rispetto delle leggi e dei diritti umani, nella domanda di Manuela. La Valle ha risposto: «I diritti umani vanno garantiti a tutti i cittadini. Lo dice la nostra Costituzione. Intendendo in modo ampio il concetto di cittadino, non solo quindi per chi è residente o ha la cittadinanza». E sul caso specifico di Lucano, ha aggiunto: «Può essere che è stata commessa qualche leggerezza. Ma il modello Riace funzione e può essere esportato. In Italia iniziano a esserci tante leggi che rendono difficili i percorsi di integrazione. Occorre opporsi con tutti gli strumenti legali, anche facendo ricorso contro queste leggi». E ha invitato tutti a vedere la fiction su Lucano, ‘censurata’ dalla Rai, ma disponibile gratuitamente on line. Poi tante altre domande, sul rapporto laicità-fede nella prassi politica, l’importanza dello studio. «Chi ha fede – ha detto la giornalista – non si limita a pregare. La Pira amava il brano delle beatitudini: se uno ha fame gli devi dare da mangiare. Il Vangelo e il Rosario devono dare forza per trovare soluzioni ai problemi di chi ha fame, scappa dalle guerre». A concludere l’incontro è stato il direttore della Caritas diocesana e presidente della Fondazione Val di Noto, Maurilio Assenza, che ha detto: «Oggi La Pira è stato vivo, qua, con gli interventi di questi ragazzi». Prima della conclusione, il saluto dei missionari che operano a Modica e nel territorio diocesano e infine un invito a partecipare alle attività del Cantiere educativo di Pozzallo. Nel pomeriggio, allo spazio cultura ‘Meno Assenza’, una partecipata tavola rotonda su come riscoprire l’anima della città, tema caro a La Pira. Dopo i saluti istituzionali, gli interventi di Annachiara Valle e di due studiosi locali, Grazia Dormiente e Carmelo Nolano. Gli studenti della media «Rogasi» hanno suonato alcuni brani. La tre giorni prosegue domani, sabato 10 novembre, con l’apertura dell’infopoint e punto vendita don Puglisi (cioccolata modicana e biscotti attorno al trinomio qualità-tradizione-solidarietà), alle 10, in via San Martino. Alle 21,30 serata musicale con il «Duo Coppola», in piazza Municipio, e frittelle e vino, come da tradizione. Domenica 11 novembre, alle 11,30, esibizione della banda musicale ‘Città di Pozzallo’.

Nelle mattinate di domani e domenica sono previsti itinerari turistici solidali curati dalla Cooperativa Etica Oqdany, che coordina anche l’organizzazione dei vari momenti. L’itinerario parte da Torre Cabrera, simbolo di Pozzallo, e passando per Villa Tedeschi e la chiesa madre, dove si trova il fonte dov’è stato battezzato La Pira, continuerà a Modica – nelle proposta completa – con Villa Polara e Casa don Puglisi, ospitata nello storico Palazzo Papa.