I bus all’ex scalo merci? No, meglio un polo fieristico

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“Considero l’acquisizione dell’area dell’ex scalo merci alla stazione ferroviaria di Ragusa un’ottima iniziativa del Comune, senza se e senza ma. Ma è indispensabile avviare un dibattito di massima che consenta di comprendere bene quale la scelta migliore da effettuare circa la destinazione da dare al sito in questione”.

A dirlo è il consigliere comunale di Ragusa Prossima, Gianni Iurato, secondo cui sulle finalità da attribuire a tutta o a parte dell’area in questione è bene riflettere in maniera adeguata prima di imbarcarsi in scelte progettuali che potrebbero risultare infelici. “Mi fa piacere – aggiunge Iurato – che il sindaco abbia coinvolto gli ordini professionali ma forse sarebbe utile avviare un dibattito a più ampio raggio con tutte le varie anime della nostra città. Ho sentito avanzare delle ipotesi che ventilano la possibilità che nell’area in questione possa essere sistemato il terminal principale degli autobus, trasferendolo da via Zama. Io lo escluderei. Così, a prima vista, non mi sembra una soluzione adatta. Mi auguro che, invece, attraverso un’ampia concertazione con la città, da cui scaturisca una consistente partecipazione, si possa fare sintesi rispetto alle migliori idee da concretizzare per il sito in questione. Ogni sindaco, legittimamente, ha i suoi progetti. Come Ragusa Prossima, a proposito del terminal degli autobus, dotato di copertura, è opportuno sottolineare che l’avevamo individuato in viale Colajanni, nei pressi del cavalcaferrovia. Per un motivo ben preciso. Doveva essere predisposto proprio davanti a una fermata della metropolitana di superficie”.

“Direi, ma le mie sono valutazioni che possono assolutamente costituire oggetto di confronto – continua il consigliere Iurato – che in quell’area dello scalo merci, così preziosa, anche storicamente, per la città, area inglobata nella ferrovia, sarebbe indispensabile portare gente, pure in treno. Si potrebbero programmare delle iniziative da polo fieristico multitematico e polivalente. Il tutto attraverso la realizzazione di una cubatura bassa e sostenibile. Bisogna portare potenziali fruitori del sito e non certo traffico da passeggeri tipico di una stazione da autobus. E ancora, potrebbero sorgere spazi liberi sportivi all’aperto. Insomma, secondo me c’è spazio per almeno un paio di destinazioni di alto livello, propedeutiche alla crescita dello sviluppo economico e culturale della nostra città. Ma ogni decisione dovrà essere presa dopo avere ascoltato le idee e i vari pareri delle sensibilità differenti di cui la città di Ragusa è formata”.