Buoni risultati a Comiso per la differenziata: ottime le stime del primo mese

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L’ 80% di comisani fa bene la raccolta differenziata. Le stime del primo mese sono ottime e, a breve, arriveranno anche le percentuali esatte di differenziato che sono molto alte. Intanto è arrivato anche il video che sensibilizza alla raccolta.

Appena pubblicato, il video diventa virale. 10.000 visualizzazioni in meno di due ore.
Abbiamo voluto inviare un messaggio diverso dai normali video didattici – spiega il sindaco Maria Rita Schembari – perché a Comiso la differenziata è già realtà. Siamo già all’80% di cittadini che la fanno bene e con impegno, quindi ringraziamo quella vasta fetta di utenza che ha deciso di fare il vero salto di qualità elevandosi ad un grado superiore di civiltà”.

 I mesi che hanno preceduto l’inizio della raccolta hanno fatto si che tutti fossero informati. Ed i risultati si stanno “raccogliendo”.  Possiamo infatti essere ottimisti se pensiamo che siamo già all’80% di nuclei familiari che differenzia, tra Comiso e Pedalino. Dobbiamo naturalmente migliorare perché tutto è perfettibile – spiega ancora Maria Rita Schembari – ma per il momento ringraziamo quella vasta fetta di utenza che ha deciso di fare il vero salto di qualità elevandosi ad un grado superiore di civiltà.  Intanto è stato lanciato il nuovo video che sensibilizza i cittadini a fare meglio – continua il primo cittadino di Comiso – . Il video appena pubblicato, è diventato virale sui social, Facebook, Youtube e Instagram, canali istituzionali del Comune di Comiso, raccogliendo moltissimi consensi e commenti positivi. Realizzato dallo studio Riva di Vittoria con il contributo della ditta ecologica Busso Sebastiano che si occupa del servizio di raccolta differenziata a Comiso, il messaggio lanciato è innovativo rispetto ad altri. Scene di vita quotidiana, in ambiti diversi, vedono come protagonisti i mastelli della raccolta. Sono personaggi che agiscono sinergicamente in ogni famiglia ed in ogni occasione, assieme ad attori e comparse che hanno un ruolo secondario. Non volevamo catechizzare la cittadinanza – conclude il sindaco – ma più semplicemente sensibilizzarla ulteriormente”.