“Un’anima in prestito”. Al Feliciano Rossitto si presenta il libro di Diletta Barone

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“Ho cominciato a scrivere alcune note quando Massimo è stato ricoverato in una struttura: l’ho fatto per ricordare i momenti belli, per sentirlo più vicino. Questo libro non è una biografia, è la memoria perduta di Massimo…”. Così scrive l’autrice ripercorrendo un cammino narrativo articolato e, al contempo, fluido.

E’ il ricordo del marito, Massimo Dessì, che è stato per molti anni dirigente della Cisl bolognese prima al settore Scuola, poi alla Cisl territoriale e dell’Emilia-Romagna. Ruoli che Massimo ha ricoperto con la grande passione dimostrata nelle attività di studio ed approfondimento formativo sia in ambito sociale che sindacale.

E’ “la memoria dal giorno in cui si è ammalato – scrive Diletta – ma la sua vita non è finita con una diagnosi, è continuata fra l’amore dei suoi cari, i viaggi, le avventure”. Il suo Massimo, sebbene ammalato, ha vissuto una vita piena come avrebbe voluto, se avesse potuto scegliere. L’autrice ha deciso di raccontarla per i propri parenti e per gli amici, affinché “sappiano che Massimo è stato più grande nel momento della sofferenza e della perdita e che, vivendo giorno per giorno la sua croce con pazienza e dignità, ci ha lasciato la sua testimonianza più importante”.