Incontro a Roma sul Tribunale. Il sindaco Abbate: “Spiragli di (ri)apertura”

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Il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, è stato ascoltato oggi (unico rappresentante siciliano) in audizione davanti all’Intergruppo parlamentare sulla Geografia Giudiziaria a Palazzo Montecitorio. In vista di una revisione globale della geografica giudiziaria, il  Primo Cittadino è stato ascoltato sullo status quo della struttura di Piazzale Beniamino Scucces per quale è ancora in atto il pagamento di un mutuo da parte dello Stato fino al 2023. “Nel corso del mio intervento – ha commentato il Sindaco – ho fatto presente come il nostro tribunale sia ormai chiuso dal 2015 a favore di una struttura fatiscente come quella che ospita il Tribunale di Ragusa. Ho sottolineato la grave dispersione di soldi pubblici per affittare un’altra struttura che potesse sopperire all’aumento della mole di lavoro per la struttura ragusana a fronte di un moderno edificio chiuso. Ho chiesto, a nome di tutto il territorio, che alla luce della prossima riorganizzazione della geografia giudiziaria si tenga in considerazione la creazione di un terzo polo giudiziario accanto a quelli di Ragusa e Siracusa per smaltire tutto il lavoro arretrato. A questo Tribunale dovrebbero far capo, oltre alle Città di Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica, anche il comprensorio formato da Rosolini, Noto, Avola e Pachino. In subordine chiediamo che gli uffici di Piazza Beniamino Scucces siano utilizzati come sede distaccata del Tribunale di Ragusa. Avendo ricevuto l’approvazione da parte della Presidente della Commissone, l’onorevole Elisa Scutellà, e dei membri dell’intera Commissione, sono uscito dall’aula rinfrancato ed estremamente fiducioso circa il futuro del nostro Tribunale. Prossimamente alcuni componenti dell’Intergruppo Parlamentare verranno in visita ufficiale a Modica per constatare di persona la realtà dei fatti e, si spera, mettere una volta per tutte la parola fine a questa ingiustizia”. In mattinata il Sindaco era stato ascoltato anche durante l’assemblea nazionale dei vari comitati Pro Tribunale che hanno discusso di quella che poi sarebbe stata l’audizione davanti alla Commissione Interparlamentare.