L’addio a Cappello. Il Vescovo: “Responsabilità umana dietro la tragedia”

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Foto tratta dal sito della Diocesi di Noto

Sono stati celebrati ieri, 28 ottobre, nella Chiesa Madre di Rosolini, i funerali dell’agente di polizia penitenziaria Giuseppe Cappello, 52 anni, tragicamente deceduto a causa del violento nubifragio che nei giorni scorsi ha colpito le zone della Sicilia orientale.

Come riportato sul sito della Diocesi di Noto a presiedere le esequie, il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, a concelebrare il rito, davanti tantissimi persone, i parroci di Rosolini. Presenti anche i colleghi della penitenziaria in servizio negli istituti di Noto e Siracusa, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato e tanta gente comune che si è stretta al dolore dei familiari della vittima.

Mons. Staglianò, nella sua omelia ha espresso la sua vicinanza alla moglie e ai figli di Giuseppe, esortandoli a non lasciarsi vincere dalla disperazione davanti a così grande dolore, poiché “la morte ha giocato sporco e vuole continuare a giocare sporco, distruggendo la speranza che è in noi”.

Finché resta il dolore in noi – ha continuato il vescovo – finché esso ci scava dentro al cuore, Giuseppe vive in noi; in questo dolore vivrà il suo ricordo”. Ricordando poi che questo dolore è illuminato dalla speranza della risurrezione, mons. Staglianò ha osservato come il mistero della morte ci sprona a vivere con più autenticità la nostra esistenza

Rivolgendosi poi ai figli, Corrado e Giusy, li ha esortati a far rivivere Giuseppe nei loro gesti d’amore.

C’è una responsabilità umana nelle tragedie – ha concluso – in tutto ciò che accade nella vita degli uomini“.