Laurearsi al tempo del Coronavirus. Il racconto di Mauro Rufini, ragusano d’adozione

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Laurearsi al tempo del Coronavirus è, fortunatamente, una situazione più unica che rara.

Una circostanza che, in questo momento, sta accomunando alcuni giovani tra cui Mauro Dario Rufini, originario di Roma, ma ragusano di adozione che ieri, 17 marzo, quindi in piena emergenza, ha conseguito la laurea in Diritto Penale commerciale all’Università Roma Tre.

Abbiamo passato due settimane molto incerte –  racconta – perché prima degli ultimi decreti si pensava di poterci laureare normalmente, poi ci è arrivata comunicazione che le  sessioni di laurea si sarebbero svolte con solo due parenti per laureando e infine la direttiva che si sarebbero svolte in via telematica.

Così ieri mattina, ho indossato il vestito che avevo scelto per quel giorno e ho accesso il mio computer. Insieme ad altri 20 colleghi e davanti alla commissione, i cui membri erano ognuno a casa propria, ho discusso la mia tesi, con accanto, dentro casa, la mia famiglia. Una laurea un po’ in solitaria, ma ho realizzato un video per poter condividere questo importante traguardo con tutti i miei parenti e gli amici. Adesso rimango in attesa di poter festeggiare con loro, sperando che tutto si risolva al più presto”.

E la situazione, seppur anomala, non è andata così male visto che Mauro si è laureato con una votazione di 110 e lode.

Un giovane nato a Roma, ma che per via del lavoro della madre, da bambino si è trasferito con la famiglia a Ragusa. Qui ha passato la sua infanzia e la sua adolescenza fino alla Maturità, quando si è trasferito a Roma per studiare all’università.

Ragusa è la mia seconda casa. Lì c’è metà della mia famiglia e tanti amici. A Ragusa ho passato il periodo più importante nella vita di una persona, quella che sancisce il passaggio da bambino a uomo e per questo occupa sempre un posto importante per me”.