Coronavirus, Caritas Noto attiva con 48 ‘presidi’. Ecco i numeri per chiedere aiuto

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Sono tante le iniziative di solidarietà che stanno emergendo in questo tempo di grande crisi. La Caritas è in prima linea con la sua rete di aiuto, con la preoccupazione di un coordinamento perché ci sia attenzione a tutti, anche a chi resta indietro o perché non si fa avanti o perché emotivamente si pensa ad alcuni e si dimenticano situazioni ordinarie che la crisi aggrava (dai disabili con le loro famiglie al carcere, dalla comunità di accoglienza che vivono la fatica di convivenze in cui si accumulano problemi agli anziani soli nelle case proprie o di riposo, dagli immigrati a comunità religiose che nella povertà si aprono ai più poveri). La rete di volontari, che opera attraverso 48 centri d’aiuto delle parrocchie, ha già dato un aiuto a 5.100 persone. Per consentire un più facile contatto con le realtà impegnate quotidianamente sul territorio, è stato individuato un responsabile per ciascuna città, in modo che quanti abbiano necessità possano avere un contatto immediato, senza uscire di casa. Basterà contattare il numero telefonico della propria città: sarà poi il volontario a raccogliere le richieste e a dare indicazioni precise. Tutto ciò per un duplice obiettivo: avere un riferimento chiaro e evitare di uscire di casa. Saranno, infatti, i volontari a concordare la ‘visita’ in casa per la consegna o per altre necessità. La Caritas ha già attivato interlocuzioni e collaborazioni con i comuni del territorio diocesano, dove si sta lavorando, in forme diverse, contesto per contesto, con lo stesso obiettivo: testimoniare una presenza, garantendo un sostegno. Si stanno poi stipulando sinergie, iniziative di aiuto con supermercati e intese con associazioni di Protezione civile, sindacati e altre realtà del terzo settore, sempre per evitare doppioni e raggiungere tutti. In questo momento, c’è bisogno dell’aiuto di tanti: per offerte è possibile utilizzare il conto corrente postale n. 10030963 intestato a Caritas diocesana di Noto o effettuare un bonifico (Iban IT22A0503684480CC0180032790 – Banca Agricola popolare di Ragusa).

“Lasciamoci contagiare da questa passione – afferma il vicario generale della diocesi e direttore della Caritas, don Angelo Giurdanella – ma coordiniamoci e sosteniamoci nel servizio che come Caritas diocesana stiamo portando avanti nel rispetto delle disposizioni, con molta prudenza e buon senso e discernimento, per rendere veramente efficaci i nostri interventi e perché nessuno resti solo o indietro”.

L’impegno delle realtà legate alla Caritas spazia su tanti fronti: l’attività che non si ferma, la Casa don Puglisi, i cantieri educativi che aiutano a distanza i bambini per la scuola, i centri sociali per diversamente abili che tengono i contatti, a ‘distanza’, ma con la vicinanza del cuore. La Settimana Santa sarà celebrata quest’anno anzitutto nelle case e accompagnata da un sussidio pastorale dal significativo titolo “Donna perché piangi?”, che rimanda all’apparizione di Gesù risorto a Maria Maddalena. “Si vuole scoprire – si legge nel sussidio – come il Risorto accompagna in questo tempo di grande sofferenza e corrispondervi con la misura dell’amore ‘eccedente’, appassionato”.

E non mancherà l’invito alla festa, come quello che proviene dal cantiere educativo Crisci ranni di Modica, che invita a celebrare il rito intanto nelle case alle ore 17 della domenica di Pasqua.

Di seguito i recapiti telefonici per ogni città:

Avola (347.549 4388), Ispica (335.661 1024), Modica (334.9569240), Noto (329.3930160 – 327.6661200), Pachino (327.0572635), Pozzallo (335.5251792), Rosolini (339.4347283), Scicli  (0932.833162).