Celebrare 100 anni di consacrazione della Chiesa Ecce Homo a Ragusa

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“La domenica che precede il centenario della Dedicazione della Chiesa parrocchiale Ecce Homo di Ragusa mette in risalto la vocazione e missione di una piccola comunità della Chiesa che è in Ragusa”. Così, con un post su facebook di domenica 10 maggio, si rivolge ai suoi parrocchiani e ai ragusani don Giovanni Bruno Battaglia, parroco della chiesa Ecce Homo di Ragusa, l’unico modo per ora per comunicare in questo periodo di pandemia Covid-19.  Un anno di preparazione con diversi appuntamenti, purtroppo rallentati o modificati a causa dell’imprevisto del Coronavirus, per celebrare i cento anni della consacrazione della Chiesa avvenuta il 13 maggio 1920. Allora era la solennità dell’Ascensione quando il rito della Dedicazione fu celebrato dal Venerabile Mons. Giovanni Jacono, vescovo a quel tempo di Molfetta, insieme al Vicario Episcopale dell’Arcidiocesi di Siracusa, al parroco Angelo Arezzi, i vicari parrocchiali di allora e i sacerdoti ragusani. La comunità parrocchiale, già da maggio dell’anno scorso, ha voluto prepararsi alla ricorrenza commemorativa riflettendo sul passo della Prima Lettera di San Pietro apostolo, cioè ad essere oggi come cento anni fa e come la prima comunità cristiana nascente “la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce” (1Pt 2,9). Sotto il campanile dell’Ecce Homo sono nati e cresciuti donne e uomini onesti e illustri, devoti e santi; sono sbocciate tante vocazioni sacerdotali, monastiche e di speciale consacrazione; all’ombra di questo campanile tante famiglie hanno consacrato il loro amore davanti a Dio ringraziandolo a distanza di 25, 50 e 60 anni di vita matrimoniale. Una chiesa-pietra viva soprattutto con la presenza dei giovani, delle Confraternite, dell’AC, dell’AGESCI, del’ANSPI. Una chiesa-pietra viva dove il culto eucaristico e quello mariano sono stati perno del cammino spirituale. Una chiesa-pietra viva in cui la carità, l’accoglienza, la solidarietà sono state uno stile comunitario encomiabile. Evento importante di quest’anno doveva essere la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Mons. Carmelo Cuttitta insieme ai presbiteri che hanno svolto il loro ministero sacerdotale nella chiesa parrocchiale ‘Acciumara’. Purtroppo, per via delle misure ministeriali di contenimento e di sicurezza in materia di pandemia, le varie iniziative sono state del tutto annullate. Don Battaglia, però, nonostante tutto ha cercato di far rivivere le scadenze di questo centenario in maniera diversa sostituendo le iniziative programmate con altre semplici e originali, quali: l’esposizione in chiesa dei ritratti dei parroci, la raccolta e pubblicazione sui social di celebrazioni sacramentali dell’epoca, brevi video di anziani – tra cui il già parroco don Carmelo Leggio – che raccontano alcuni aneddoti su persone e cose della chiesa.