
Anche per le spiagge libere si dovrà prenotare (ancora non sappiamo a chi), mentre la distanza di sicurezza potrà essere definita con recinti piantati nella sabbia. A gestire il tutto, suggeriscono gli esperti, dovrebbero essere associazioni del volontariato o del terzo settore, ma si tratta di un work in progress.
In generale si attendono adesso tutti i decreti e le relative ordinanze per consentire a gestori e fruitori di comprendere bene cosa e come fare, affinchè l’estate 2020 non sia proprio da dimenticare!