Degrado a Macconi, Scifo: “Avviare discussione su ciclo dei rifiuti in campagna”

112
??

“La Cgil di Ragusa considera positivo l’interesse del Ministro per l’ambiente sulla questione del degrado ambientale a Macconi, perché finalmente il Governo nazionale è coinvolto in una problematica locale ma di enorme portata”.

Lo dichiara il segretario, Peppe Scifo, che aggiunge:

“La prima cosa da fare è una ricognizione sulle condizioni ambientali del litorale che da Gela arriva fino a Scoglitti. Occorre partire dalla comprensione dell’entità del danno e rendere anche le comunità locali coscienti del problema. Va parallelamente avviata una discussione sulla soluzione strutturale al problema del ciclo dei rifiuti nelle campagne, compresa  la necessità di reprimere i comportamenti fraudolenti e a volte criminali da parte di singoli e di spregiudicati organizzati. C’è necessità di discutere di ciclo dei rifiuti nelle campagne a partire dalla consapevolezza che non  è più sostenibile la  situazione in cui versa l’intero territorio della fascia trasformata inondato di rifiuti e discariche.

È necessario, anzi indispensabile vista l’entità del problema, il coinvolgimento del Governo centrale ma occorre chiamare attorno ad un tavolo i Sindaci, il Iibero Consorzio e la Regione. Occorre rivedere, ad esempio, i  piani di raccolta dei rifiuti a livello Comunale dove non è possibile continuare a guardare al solo tessuto urbano tralasciando il fatto che ogni giorno migliaia di donne e uomini lavorano nelle campagne producendo rifiuti esattamente come chiunque  vive e lavora in città.

Per questo è importante discutere a livello di aree territoriali con i Comuni interessati in termini distrettuali.  C’è inoltre bisogno di affrontare il problema del ciclo dei rifiuti produttivi delle aziende agricole, rispetto al quale occorre pensare ad un sistema di conferimento e raccolta dei prodotti di larghissimo consumo da parte delle aziende. Questo impegno riguarda le istituzioni ai vari livelli e le parti sociali interessate ai settori produttivi coinvolti. Siamo consapevoli che il futuro del nostro territorio, compreso il modello produttivo,  dipende dalla qualità ambientale che a partire dalla sanificazione delle tantissime aree inquinante.  Serve al futuro della nostra comunità e serve soprattutto al futuro delle nostre attività nel campo dell’agroalimentare”.