Ad Anna Pacini la decima edizione del concorso “Caro diario, ti scrivo…”

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Anna Pacini dell’Istituto comprensivo Berlinguer di Ragusa è la vincitrice della 10^ edizione del concorso di scrittura creativa “Caro diario, ti scrivo…” promosso dall’Istituto comprensivo Vann’Antò di Ragusa in ricordo della compianta Antonella Licitra che qui insegnava e rivolto agli alunni delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado del comune di Ragusa. Stessa emozione, ma un clima diverso ha circondato la cerimonia di premiazione che si è svolta sabato mattina all’auditorium della scuola ragusana. Niente pubblico, distanziamento, sorrisi coperti dalle mascherine, le restrizioni anti-Covid hanno obbligato a una modifica delle consuete modalità di svolgimento dell’appuntamento che è sempre stato una festa di parole e di talenti. Ma non ne ha leso le emozioni. La felicità dei vincitori, al primo posto la giovane Anna, seguita da Daniele Mezzasalma, alunno dell’Istituto comprensivo Vann’Antò, e poi da Marika Pannuzzo della Scuola secondaria di primo grado “Quasimodo”; l’orgoglio dei loro insegnanti che hanno accompagnato i loro studenti e dei genitori presenti (solo uno per vincitore); e la commozione dei parenti di Antonella che, seppur da lontano quest’anno, hanno seguito con il cuore la cerimonia di premiazione. Presenti il dirigente dell’Istituto Giuseppe Pitrolo; l’artista Sandro Bracchitta, marito di Antonella e ideatore dell’iniziativa; Angelo Licitra, quale rappresentante della commissione che ha valutato gli elaborati pervenuti, formata per l’edizione 2020 da Paola Bongiorno, Gabriella Brogna, Lina Campo, Paolo La Terra, Angelo Licitra, Giampiero Saladino e Sergio Scribano, tutti amici o parenti di Antonella; il dirigente dell’Istituto comprensivo Quasimodo Leonardo Licata, e come detto alcune insegnanti dei tre vincitori e un genitore per ciascuno.

Il concorso “Caro diario, ti scrivo…” quest’anno ha compiuto dieci anni, avrebbe dovuto essere una bella festa di compleanno per l’importante traguardo raggiunto, ma tutto è stato rimandato, si spera, al prossimo anno: come regalo speciale bastano i 14 scritti che sono pervenuti. Un numero più basso rispetto alle passate edizioni, ma più rilevante ed emozionante data la particolare situazione che stiamo attraversando e soprattutto le difficoltà vissute nei mesi scorsi dagli studenti costretti alla didattica a distanza. Dimostra un impegno e una forza d’animo lodevoli da parte di chi ha voluto comunque mettersi in gioco e affidare alle pagine di un diario i suoi sentimenti, i suoi desideri e persino le sue paure. Forse oggi più che mai proprio il diario, che per molti ragazzi è un confidente speciale, può diventare un’ancora a cui aggrapparsi per resistere allo stravolgimento quotidiano a cui la pandemia ha sottoposto il mondo intero. Di sogni si legge nella motivazione di accompagnamento al primo premio, un pc portatile, assegnato ad Anna Pacini: “Nella pagina di un diario, con uno stile profondo e introspettivo, l’autrice ribadisce l’importanza dei sogni per combattere le prime amarezze della vita”. Di identità e soprattutto della capacità di riconoscerla e di proteggerla dal rischio di omologazione collettiva parla invece l’elaborato di Daniele Mezzasalma che ha ricevuto un buono libro. Questa la motivazione della giuria: “Essere se stessi o omologarsi agli altri? Il dilemma che attraversa la pagina di diario. Emerge uno spaccato del mondo adolescenziale con i suoi valori e le sue infinite contraddizioni”. Ogni anno gli scritti dei ragazzi che partecipano al concorso lasciano trasparire le mille sfaccettature dell’essere giovani oggi, i tanti pensieri che attraversano la loro mente, i sentimenti che abitano il loro cuore. Anche per la decima edizione è stato così, lasciando intravedere l’universo adolescenziale contemporaneo. Compare chiaramente dalla motivazione per la terza classificata, Marika Pannuzzo, anche lei premiata con un buono libri: “L’importanza della scrittura ribadita in una pagina di diario con leggerezza, ma altresì, con ostinata consapevolezza. Sogni e riflessione critica si sovrappongono dando voce alla ricchezza interiore e all’irrequietezza adolescenziale”.

“È stata un’edizione decisamente diversa, ma sempre intensa – ha commentato l’artista Sandro Bracchitta, marito della cara Antonella e promotore dell’iniziativa – ma non vogliamo abbandonarci alla tristezza per la difficile situazione che stiamo vivendo, Antonella non avrebbe voluto. Preferiamo non perdere l’ottimismo e guardare sempre con speranza al futuro. Lo dobbiamo fare per tutti i giovani che Antonella amava così tanto”. Accanto a lui anche il dirigente Giuseppe Pitrolo: “Abbiamo modificato la modalità di premiazione, adeguandoci alle disposizioni normative del momento – ha spiegato – è stata una cerimonia molto più celere e senza il pubblico e gli amici di Antonella, ma ci tenevamo a farla di presenza per permettere ai premiati di vivere questo momento così intenso in quella che è, da studenti, la loro casa”. La segreteria del concorso è stata composta da Renata Cappello, Maria Licitra e Donatella Ventura.