Sequestro di canapa light. Parla il legale di uno dei commercianti denunciati

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In merito alla notizia della denuncia di tre commercianti modicani con contestuale sequestro di canapa light, interviene il legale di uno dei tre, l’avvocato Fabrizio Cavallo, che precisa alcune questioni.

Pur avendo noi puntualmente riportato una nota della Guardia di Finanza, ci appare opportuno riportare le precisazioni che il legale ha voluto farci pervenire.

“Nell’ambito dell’indagine… il mio cliente viene additato quale spacciatore di sostanze stupefacenti, nonostante si sia limitato a vendere prodotti derivati dalla canapa non solo con un thc inferiore allo 0,5 %, ma privi di qualsivoglia effetto drogante. E ciò è chiaramente indicato sia nelle etichette dei prodotti in questione, sia nei siti commerciali dei fornitori, sia nelle perizie tossicologiche che i fornitori di tali prodotti forniscono ai negozianti”.

L’avvocato Cavallo prosegue: “È vero… che la Suprema Corte di Cassazione nel maggio del 2019, per colmare la totale incertezza normativa in materia, ha stabilito che la vendita di inflorescenze di canapa costituisce reato a prescindere dalla quantità di thc contenuto nella sostanza, ma è anche vero che quella stessa sentenza stabilisce che la vendita di inflorescenze integra il reato di spaccio, salvo che tali derivati siano, in concreto, privi di ogni efficacia drogante o psicotropa, secondo il principio di offensività.

Ebbene tutta la documentazione in nostro possesso esclude qualunque effetto drogante della sostanza, ma in ogni caso, non avendo nulla da nascondere, il mio cliente ha chiesto espressamente all’Autorità giudiziaria di disporre un incidente probatorio affinchè tossicologi forensi individuati dal Giudice accertino la sussistenza o meno di effetti droganti della sostanza sequestrata, della quale, allo stato, per garantire ogni utile accertamento, non abbiamo chiesto il dissequestro.

Tutta la merce, peraltro, era regolarmente acquistata e fatturata da aziende autorizzate alla coltivazione”.