Sono senz’acqua? Dategli un post su facebook…

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Questa estate verrà ricordata come il più autentico disastro nella gestione delle risorse idriche nel comune di Ragusa. Centinaia di cittadini senz’acqua per giorni, costretti a mendicare una doccia presso amici e parenti. Numeri di telefono ed email che spesso restano muti.

Una città ‘sotterranea’, ma vera, reale, che c’è… E un’altra città, che ‘appare’, quella dei social, con il sindaco che ‘tiene a galla’ grazie ai giochi di prestigio virtuali… È ora di mettere mano ai progetti, in tempo, seri, trasparenti, per risolvere il problema. Bellissimi i giochi di prestigio social, ora iniziate a produrre qualcosa concreto. Magari pensandoci per tempo!

Sulla questione acqua, la nota di Mario Chiavola, consigliere comunale del Pd:

“Ci scuserà il sindaco se lo tediamo sempre con il solito ritornello. Ma insisteremo sino a quando i problemi continueranno a persistere. E di problemi, come abbiamo già denunciato nei giorni scorsi, ce ne sono parecchi. In quanto, della ventilata attenuazione dei disagi neppure se ne parla. A fronte di ciò sembra che, almeno relativamente a questo argomento, il sindaco sia andato in vacanza. Neppure un intervento a parte quello in cui ci ha informato che l’acqua di corso Mazzini, dalle parti della chiesa di Santa Lucia, è tornata ad essere potabile. E per il resto della città, che è tornata a soffrire la sete, che cosa facciamo? Come ci muoviamo? Che risposte diamo?”. Il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario Chiavola, leva alta la voce della propria indignazione perché si continua a trascurare quella che è una vera e propria emergenza, legata alla carenza idrica, per la città di Ragusa. “Proprio ieri – continua Chiavola – ho raccolto la denuncia dell’ennesima signora che da una settimana è senz’acqua, chiama tutti i numeri, risulta prenotata, addirittura dal capo condomino, e intanto è senza la possibilità di potere contare, per le esigenze personali, su poche gocce del prezioso liquido. La signora in questione è molto arrabbiata, chiede continuamente di potere esternare tutto il proprio disagio al sindaco, perché di disagio si parla e bello consistente, purtroppo. Siamo noi a farci carico di questo e di altre necessità di disappunto sapendo che non si può continuare ad andare avanti in questo modo. Cassì si svegli, dia un segnale, chiarisca come intende sanare le varie anomalie che su questo fronte si stanno registrando. Siamo ai minimi termini. Occorre riconoscere la situazione d’emergenza e agire di conseguenza”.