Gadget e souvenir che inneggiano alla mafia. Cassì li vieta con ordinanza

143

“Su tutto il territorio comunale, è fatto divieto di vendita di qualsiasi tipo di oggetto, souvenir, gadget che inneggi o semplicemente richiami “in termini positivi”, in qualunque modo e forma, alla mafia ed alla criminalità organizzata in genere”.

Lo stabilisce espressamente un’ordinanza del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì.

Ai trasgressori verranno inflitte multe da 25 a 500 euro.

Nell’ordinanza si spiega che “nell’intero territorio siciliano sono vergognosamente presenti “linee commerciali” di prodotti tipo souvenir e gadget dove, talvolta in modo indiretto e subdolo, talvolta esplicitamente, viene miticizzato o esaltato il personaggio mafioso o il fenomeno mafioso”.

Vene “ravvisato che la suddetta attività è da ritenere, anche nell’ipotesi in cui non integri fattispecie di reato, pericolosa poiché alimenta una subcultura mafiosa, tristemente ancora presente in certi strati dalla società”. Inoltre, “la vendita dei suddetti prodotti commerciali nel territorio di questo comune, mortifica la comunità ragusana, da anni impegnata nella diffusione della cultura della legalità e nel contrasto alla mafia”.

Il consiglio comunale aveva approvato un atto d’indirizzo in tal senso, su in input del Pd.