Concerti, presepi viventi, convegni. Il vademecum della Diocesi: “Prudenza”

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Prudenza, attenzione, scrupoloso rispetto delle regole: è quanto il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha chiesto ai sacerdoti nell’approssimarsi delle festività natalizie che rappresentano per le comunità parrocchiali un momento privilegiato per riannodare ulteriormente il tessuto di relazioni e attività allentate o compromesse a causa della pandemia. L’introduzione del “Green pass rafforzato” sollecita «una particolare attenzione – ha scritto il vescovo a tutti i sacerdoti –  per i risvolti collegati con alcune attività promosse o ospitate dalla parrocchia».

In particolare, il vescovo si è soffermato su alcune iniziative, indicando i comportamenti corretti da seguire, fermo restando che nessuna modifica riguarda le precedenti disposizioni e, in particolare, quelle legate al culto e alla partecipazione alle sante messe. In questa occasione vengono presi in esame concerti, presepi viventi, convegni, pranzi e cene comunitarie, eventi in spazi parrocchiali. Questo il dettaglio.

Concerti e altre iniziative svolte in Chiesa e non collegate col culto: oltre a distanziamento e mascherina, occorre il Green Pass rafforzato per tutti, organizzatori e partecipanti. Nel caso in cui l’ente organizzatore sia diverso dalla parrocchia, si proceda alla stipula di una convenzione temporanea, con la quale gli organizzatori si prendono carico della cura dell’osservanza di tutte le norme previste per lo svolgimento concreto del concerto;

Presepi viventi: oltre a distanziamento e mascherina, se si svolgono in spazi aperti, avendo cura che non si creino assembramenti sia in ingresso che in uscita, occorre che tutti, organizzatori e partecipanti, abbiano il Green Pass base; se si svolgono in locali chiusi, tutti, organizzatori e partecipanti, devono avere il Green Pass rafforzato;

Convegni, congressi, presentazioni di libri: oltre a distanziamento e mascherina, tutti, organizzatori e partecipanti, devono avere il Green Pass rafforzato;

Pranzi e cene comunitarie (Natale, Capodanno, etc): oltre a distanziamento e mascherina, sia che si svolgano all’interno o all’esterno, tutti, organizzatori e partecipanti, devono avere il Green Pass rafforzato. Ad ogni tavolo non possono sedere più di sei persone;

Concessione di spazi parrocchiali per uso di terzi (gruppi, associazioni, etc): è possibile, sottoscrivendo con l’ente interessato una convenzione temporanea, con la quale gli interessati si prendono carico della cura dell’osservanza di tutte le norme previste per lo svolgimento concreto dell’incontro.

«Le suddette indicazioni, alle quali vi chiedo di attenervi scrupolosamente, sono finalizzate – specifica ancora monsignor La Placa – non soltanto ad un più preciso rispetto delle norme in vigore, ma soprattutto alla maggior sicurezza possibile nello svolgimento delle attività non collegate con il culto, tanto importanti e desiderate per la ripresa di una vita comunitaria e sociale che consenta di prendere il respiro dopo i lunghi mesi di isolamento che ci siamo lasciati alle spalle. Se, da un lato, la pandemia non è ancora cessata, dall’altro un atteggiamento di prudenza e attenzione può aiutare a fruire con serenità delle opportunità che l’attuale situazione mette a nostra disposizione».