Addio alla plastica ‘usa e getta’ dal 14 gennaio

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La direttiva alla base di questa piccola rivoluzione green è la 904/Ce del 2019 che prende di mira tutti i prodotti realizzati in plastica monouso, ma anche i prodotti in plastica oxo-degradabile e gli attrezzi da pesca contenenti plastica.

Per «prodotto di plastica monouso», come si legge nel documento, si intende quello «realizzato interamente o parzialmente in plastica, a eccezione del prodotto realizzato in polimeri naturali non modificati chimicamente», mentre le plastiche oxo-degradabili sono le «materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in microframmenti o la decomposizione chimica». Di fatto, il decreto restringe il consumo di quei materiali non in linea con la transizione energetica, quelli che causano l’inquinamento di microplastiche dei nostri mari e che ormai finiscono anche nei nostri cibi.
Per ora sono salvi, invece, i prodotti in plastica lavabile e, dunque, riutilizzabili, che perdono del tutto la caratteristica di “usa e getta”.

Gli Stati membri hanno dovuto adottare, come spiega la direttiva, «le misure necessarie per conseguire una riduzione ambiziosa e duratura del consumo dei prodotti di plastica monouso», per i quali al momento non esiste un’alternativa in commercio, «in modo da portare a una sostanziale inversione delle crescenti tendenze di consumo». L’obiettivo è di vedere risultati quantificabili entro il 2026 rispetto al 2022.