Nei marciapiedi è slalom tra le deiezioni dei cani. Lettera aperta di un cittadino

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Immagine di repertorio tratta dal web

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco di Ragusa da parte di un cittadino sull’incresciosa questione delle deiezioni dei cani sparse per i marciapiedi. La lettera è stata trasmessa attraverso il sindacato Cub Ragusa a cui il cittadino aderisce.

“Vivere in una città pulita è un desiderio e un diritto di ognuno di noi. L’amore e la cura degli animali sono valori apprezzabili; possedere un cane dà grandi soddisfazioni ed è motivo di speciale affetto. Ma come sempre, il rapporto con gli animali pretende attenzione sia nei loro confronti che verso l’intera comunità.

A tutti purtroppo, camminando sui marciapiedi della nostra città, capita di dover fare lo slalom tra gli escrementi dei cani. Schiacciare le feci di un cane per strada non ha mai fatto fare salti gioia a nessuno, semmai, si salta per evitare. Le stesse costituiscono un serio pericolo in quanto scivolare su di esse può fare rovinare a terra in malo modo. Quanto detto non vale soltanto riguardo le feci, ma anche le urine, in questo caso è semplicemente richiesto di lavare con dell’acqua, o meglio ancora, con una soluzione disinfettante. Raccogliere le deiezioni dei cani è un gesto di civiltà, prima verso noi
stessi, in quanto viviamo la città, e poi verso il prossimo, che ci dimentichiamo spesso esista.

Mi auguro che quella di raccogliere gli escrementi dei propri animali diventi un gesto automatico e assolutamente normale. Poiché per molti non sono sufficienti le più elementari regole della buona educazione e del rispetto, è importante sapere e far sapere che determinati comportamenti compiuti in ambienti della nostra città sono
sanzionati talvolta in maniera assai pesante, sia dal codice penale (art. 639 C.P.) sia da regolamenti comunali, e perfino la Cassazione è intervenuta in materia stilando un regolamento sul corretto comportamento dei possessori di animali.

Comunque, credo che prima di attuare una specifica attività di repressione si potrebbe mettere in atto una politica amministrativa e una programmazione specifica. Ad esempio, così come si riesce a posizionare saltuariamente un autovelox, si potrebbero programmare azioni di contrasto anche per tale problematica. L’Ufficio Tutela Animali potrebbe informare i proprietari ed invitarli a raccogliere sempre gli escrementi dei propri cani, rinchiuderli in un sacchetto e gettarli nei cestini dei rifiuti sparsi per la città, o meglio ancora in appositi dog box.

Raccogliere le deiezioni dei cani è un semplice gesto che contribuisce a mantenere più pulito l’ambiente urbano, oltre a dimostrare un grande senso civico. Non sono rari i gesti di intolleranza quando si fa notare un comportamento poco corretto ai proprietari di cani. Tutto ciò si potrebbe evitare diffondendo un maggior senso di responsabilità, e
facendo sentire più viva la presenza degli organi comunali competenti”.