Chiaramonte, Iacono: “Basta con la politica della rissa: si lavori per la comunità”

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Il candidato a sindaco Gaetano Iacono – espressione di un progetto civico – è intervenuto sull’attuale situazione politica e amministrativa di Chiaramonte lanciando un appello a tutte le parti in causa per uscire dalla stasi attuale e per guardare al bene della comunità.
“Vedendo la situazione attuale di Chiaramonte – dice Iacono – occorre ripensare a quale debba essere il fine principale della politica: fornire le basi per il rilancio economico, sociale e culturale. Purtroppo nella nostra comunità ciò non sta accadendo perché siamo vittime di una stasi che non permette di mettere in campo progetti, di cogliere le occasioni derivanti dal Pnrr”.
“Ciò che è accaduto in consiglio comunale è sotto gli occhi di tutti. Adesso serve chiudere con la stagione, ormai troppo lunga, della rissa, delle denunce. La politica non può e non deve essere ostaggio dei tribunali, ostaggio di un clima di conflitto perenne. Per questi motivi mi appello a tutti per uno scatto d’orgoglio per permettere a Chiaramonte di andare avanti e il sindaco – per primo – deve dimostrare di amare la città e di rispettare le leggi. Lo stesso sindaco che deve attenersi alle norme che lo vedono sfiduciato e quindi, da buon padre di famiglia, dovrebbe dare l’esempio rispettando la legge e lasciando il suo ruolo. La fascia tricolore è un grande onore e un grande onore e va indossata onorandola ogni giorno nella applicazione delle norme”., aggiunge.
Poi Iacono conclude: “Quindi si regolarizzi la delibera del consiglio – così come specificato anche dalla Regione Siciliana – e si vada alla urne dando la possibilità ai cittadini di partecipare a un confronto democratico e pacifico. Si dia la possibilità di discutere dei temi, dei programmi, delle prospettive. A Chiaramonte non servono più le risse o i dispetti istituzionali: serve un sindaco dialogante e costruttivo che si faccia carico dei problemi strutturali delle scuole, delle strutture sportive fatiscenti, dell’organico comunale sottodimensionato, dell’economia in crisi, del problema della sicurezza delle campagne. Sono questi i temi su cui voglio e vogliamo confrontarci e sono pronto a sfidare sul campo delle idee tutti i candidati. Si torni a parlare di politica, quella vera, per il bene di Chiaramonte”.