“Non ce n’è Coviddi”: dal primo maggio niente green pass e mascherine

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Nonostante le decine di migliaia di nuovi contagi al giorno, il governo – nei fatti – decreta la data della fine della pandemia o almeno delle limitazioni. Dal primo maggio… “Coviddi non ce n’è!”. Ieri il premier Draghi ha spiegato che il Paese è pronto a tornare definitivamente alla normalità attraverso una serie di misure previste dalla road map. Poco più di un mese di restrizioni e poi più nulla.

Ecco le tappe:

1 APRILE – Stop allo stato di emergenza Covid, via il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo. Ma il monitoraggio proseguirà.

Stop alll’obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa): dovrebbe essere richiesto solo il pass base. Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Niente green pass, nemmeno quello base, per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all’aperto non sarà più prevista l’esibizione di alcun certificato.

Stop al limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedervi sarà richiesto il Green pass base.

Stop alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.

1 MAGGIO – Stop all’obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso, centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, anche a scuola.

15 GIUGNO – Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resterà in vigore oltre questa data soltanto l’obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.

30 GIUGNO – Terminano le modalità di smart working nell’ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto ‘lavoro agile’ nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

31 DICEMBRE – L’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.

SCUOLA – Dal primo aprile decade la quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati) e pertanto a scuola la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione. In tutte le scuole (compresi nidi e infanzia) anche con almeno quattro casi di positività tra gli alunni di una classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine (alle materne solo i prof). Riparte la possibilità di svolgere gite e manifestazioni sportive.