Aeroporto di Comiso gestito dai catanesi: tutta colpa della politica?

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Sulla notizia dell’incorporazione della Soaco da parte della Sac (in pratica la società che gestisce l’aeroporto di Comiso viene ‘assorbita’ da quella che gestisce Catania), riportiamo la riflessione che il collega giornalista Alessandro Bongiorno ha pubblicato sulla propria pagina facebook:
“Ho letto molte analisi sugli sviluppi della compagine societaria che gestirà l’aeroporto di Comiso. Alcune poggiano su inesattezze, altre attribuiscono ogni responsabilità alla politica. Credo sia necessaria un po’ di chiarezza. L’aeroporto è di proprietà del Comune di Comiso che, nel 2007, ha privatizzato la società di gestione attraverso una gara pubblica a evidenza europea. La gestione sarà dal 2007 al 2047 della Soaco, sino a ieri controllata e da oggi incorporata, nella società che gestisce Catania. Questioni burocratiche che non cambiano la sostanza ma mettono al riparo i cittadini di Comiso dal dover pagare debiti non provocati da proprie mancanze. La politica ha fortissimamente voluto e realizzato l’aeroporto che è l’unico in Italia ad avere come proprietario un Comune. E’ vero che l’aeroporto è stato gestito male da una società privata, controllata dalle camere di commercio delle province del sud-est (e quindi dagli imprenditori locali) che ha avuto anche espressioni dell’economia ragusana ai propri vertici. La politica in Sicilia è quella che è ma è ancora molto avanti rispetto al sistema delle imprese. Quella stessa politica già 20 anni fa aveva messo un consorzio di imprese nelle condizioni di realizzare e gestire il raddoppio della Ragusa-Catania. Le imprese (e non la politica) hanno tenuto quel progetto (peraltro incompleto) 20 anni nei loro cassetti prima di ammettere di non essere in grado di realizzare l’opera e restituendo tutto allo Stato. Oggi più che mai abbiamo bisogno di buona politica (e quella dobbiamo scegliercela noi) ma anche di imprese che vengano da un sistema che non sia quello siciliano. Le nostre non sono capaci. Prendiamone atto prima di dire che la società civile è tutta bella (l’imprenditoria è società civile) e la politica tutta brutta”.