Guardia di Finanza, arriva il nuovo colonnello. Tracciato il bilancio degli ultimi anni

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Nella mattinata di oggi, presso la sede del Comando Provinciale di Ragusa di Piazza Libertà, alla presenza del Comandante Regionale Sicilia – Generale di Divisione Riccardo Rapanotti, nonché del Prefetto di Ragusa e delle altre Autorità istituzionali della provincia iblea, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, tra i Colonnelli Giorgio Salerno e Walter Mela. All’evento hanno partecipato gli Ufficiali alla sede, i Comandanti di tutti i Reparti dipendenti, nonché una rappresentanza del personale in servizio e della Sezione A.N.F.I. di Ragusa. Il Colonnello Giorgio Salerno lascia, al termine di un quadriennio, la guida delle Fiamme Gialle ragusane per assumere un prestigioso incarico a Roma presso il Comando Interregionale dell’Italia Centrale. Il Colonnello Water Mela proviene dal VI Reparto del Comando Generale, che si occupa degli affari giuridici e legislativi, ove ha svolto l’incarico di Capo Sezione Altri atti normativi e Lavori parlamentari. Durante la cerimonia il Col. Giorgio Salerno ha ricordato il difficile lavoro svolto nel periodo più critico della pandemia da Covid – 19, per l’attuazione delle misure di contenimento sanitario ed il controllo sul corretto utilizzo delle risorse economiche messe a disposizione dallo Stato per il sostegno alle famiglie ed alle attività produttive in difficoltà. È stato inoltre tracciato un bilancio sui principali risultati di servizio conseguiti dalle Fiamme Gialle iblee nei 4 anni di comando, ricordando le attività di servizio più significative che hanno consentito, tra l’altro, di denunciare 122 soggetti per reati fiscali e sequestrare disponibilità patrimoniali e finanziarie per oltre 5,7 milioni di euro. Nel settore della spesa pubblica sono stati denunciati 717 soggetti per aver indebitamente percepito finanziamenti pubblici per oltre 16,7 milioni di euro. In materia di antiriciclaggio sono stati denunciati 40 soggetti e scoperte somme riciclate per oltre 68 milioni di euro. Infine, il Col. Salerno ha ricordato gli ingenti sequestri di sostanze stupefacenti che hanno portato al fermo di 37 soggetti, al sequestro complessivo di oltre 17 tonnellate di hashish e marijuana e oltre 32 chilogrammi di cocaina. Al termine della breve ma sentita cerimonia, il Comandante Regionale Sicilia, dopo aver ringraziato il Colonnello Giorgio Salerno per l’impegno profuso ed i risultati conseguiti, ha rivolto al Colonnello Walter Mela i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo incarico, auspicando ulteriori successi nell’interesse del Corpo e della comunità iblea.

È stato presentato un bilancio di quattro anni di attività:

In questi ultimi 4 anni, le attività operative delle Fiamme Gialle iblee sono state indirizzate verso i 3 obiettivi strategici affidati al Corpo: 1. la lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali; 2. il contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica e all’illegalità nella Pubblica Amministrazione; 3. il contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, a cui si aggiunge poi un “obiettivo strutturale” nell’ambito del quale vengono eseguiti tutti quei servizi finalizzati al “concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese”. Il bilancio relativo all’attività svolta nel periodo in esame è fortemente segnato dai servizi svolti per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ambito nel quale il Corpo ha saputo riorganizzare la propria fisionomia per rispondere, con prontezza operativa e concretezza, alle mutevoli esigenze del Paese e della collettività. A questo si deve aggiungere il concorso delle Fiamme Gialle iblee nei servizi di ordine pubblico connessi all’applicazione delle misure anti-contagio e alla vigilanza e/o all’accompagnamento dei migranti, oggetto di numerosi sbarchi presso il Porto di Pozzallo e successivamente ospitati nell’hotspot che hanno impegnato fortemente tutti i Reparti della Provincia al fianco delle altre Forze di Polizia. In sintesi, settore per settore, si riportano i dati salienti delle attività svolte nel quadriennio:

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI L’attività in questo settore è stata fortemente influenzata dalla necessità di contenere gli interventi ispettivi, soprattutto sulle categorie economiche che sono state più direttamente interessate dalle misure di limitazione imposte per garantire contenimento della pandemia ed il distanziamento sociale. In questo senso l’azione si è concentrata su target connotati da più alto profilo di rischio spesso collegato all’esistenza di aspetti di carattere penale. Per prevenire e reprimere l’evasione e le frodi fiscali sono stati quindi svolti 495 interventi (tra verifiche generali e controlli mirati) e 54 indagini delegate dalla magistratura, nei confronti di persone e imprese preventivamente individuate sulla base di specifici indicatori di rischio e sulla scorta di analisi di informazioni ottenute dalle banche dati in uso al Corpo. Denunciati 122 soggetti per reati fiscali, di cui la maggior parte riguardanti gli illeciti più gravi come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile. Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali per oltre 5.760.000 di euro, a cui bisogna aggiungere le proposte di sequestro ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Inoltre sono state scoperte indebite compensazioni e altri illeciti relativi ai crediti d’imposta per oltre 117 milioni di euro, consentendo il sequestro di oltre 4.700.000 di crediti fiscali fittizi. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: i 33 interventi eseguiti hanno consentito di denunciare 59 soggetti che hanno evaso IVA per quasi 4,6 milioni di euro. Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 27 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali). Inoltre, sono stati verbalizzati 81 datori di lavoro per aver impiegato 234 lavoratori in “nero” o irregolari. Nel settore delle accise sono stati effettuati 41 interventi che hanno consentito di accertare un ammontare di tributi evasi pari a quasi 35 milioni di euro e un consumo in frode di oltre 46 milioni di kg. di prodotti energetici.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Nel settore del contrasto allo sperpero di denaro pubblico, sono stati eseguiti 716 interventi, che hanno interessato tutti i più importanti flussi di spesa, dalla sanità alla previdenza, dai fondi comunitari agli incentivi nazionali e locali, dalle prestazioni sociali agevolate agli appalti. L’ammontare dei finanziamenti europei e nazionali indebitamente percepiti si attestano a oltre 16.700.000 euro, che ha portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 717 soggetti ed al sequestro di quasi 2.000.000 euro. Nell’ambito del controllo sul “corretto andamento della Pubblica Amministrazione”, sono stati scoperti reati ed altri illeciti a carico di 58 soggetti, di cui 35 pubblici ufficiali denunciati. Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita percezione del “reddito di cittadinanza”, a tutela di coloro che hanno la reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 284 soggetti per aver indebitamente percepito oltre 3.255.000 euro. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di immobili non dichiarati, persone che hanno totalizzato cospicue vincite sulle piattaforme di gioco on-line o che hanno dichiarato la presenza nel nucleo familiare di persone in carcere. Infine sono stati segnalati alla Corte dei Conti 51 soggetti per danni erariali per oltre 25,7 milioni di euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA Il costante impegno del Corpo nell’aggressione delle ricchezze accumulate dai soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, si è concretizzato in numerose indagini finanziarie e patrimoniali. All’Autorità Giudiziaria sono state avanzate proposte di sequestro, ai sensi della normativa antimafia e per l’applicazione di misure patrimoniali, per un valore complessivo di oltre 2,4 milioni di euro, riferite a disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili. La Prefettura di Ragusa ha richiesto l’approfondimento di 3.346 soggetti (persone fisiche e giuridiche) per il rilascio della certificazione antimafia, ai sensi del D. Lgs. 159/2011. 17 sono state le indagini condotte in materia di bancarotta fraudolenta, che hanno consentito di denunciare 31 soggetti e accertare che sono stati distratti dalle procedure fallimentari beni per oltre 7,6 milioni di euro. Inoltre sono stati tratti in arresto 2 soggetti per truffa e raccolta abusiva del risparmio. 18 sono stati gli interventi condotti in materia di riciclaggio e autoriciclaggio, che hanno portato alla denuncia 40 soggetti, di cui uno tratto in arresto, e scoperto somme riciclate per oltre 68 milioni di euro, di cui 6,7 milioni di euro sottoposte a sequestro. Sono state approfondite 464 segnalazioni per operazioni sospette pervenute dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, relative ad operazioni finanziarie individuate per il possibile collegamento a fatti di riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Nel settore della contraffazione, della sicurezza prodotti e della tutela del “Made in Italy” sono stati eseguiti 161 interventi che hanno permesso di denunciare all’A.G. 63 responsabili e di sequestrare oltre 4.500.000 prodotti.

CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI Il costante presidio del territorio, con finalità economico-finanziarie, ha consentito di conseguire anche risultati nell’azione a contrasto dei traffici illeciti legati:  alle sostanze stupefacenti, nel cui ambito sono stati effettuati 112 interventi che hanno portato al sequestro 17 tonnellate di hashish e marijuana, 32 chilogrammi di cocaina nonché alla verbalizzazione di 76 soggetti, dei quali 37 tratti in arresto;  al traffico transfrontaliero di valuta, con il sequestro, presso il Porto di Pozzallo, di oltre 305.000 euro a soggetti diretti a Malta, che non hanno rispettato l’obbligo di dichiarazione prevista per legge.