Ragusa, aggiornato il Piano Comunale di Protezione Civile

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Immagine di repertorio

Il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, redatto dagli Uffici Comunali coinvolti, dal Gruppo Comunale di Protezione Civile e dai giovani del Servizio Civile, coordinati dalla Pianif. Costanza Dipasquale, ha tenuto come riferimento complessivo e concreto la prevenzione di possibili calamità, in particolare quelle legate ai rischi idrogeologici, sismici, incendi o qualunque evento che metta a repentaglio l’incolumità della popolazione.

In particolar modo si è provveduto ad aggiornare i piani delle vie di fuga, le mappe delle zone a rischio idrogeologico e idraulico, la classificazione sismica del territorio, individuando canali specifici di collegamento con le sovrastrutture regionali e nazionali e con altre strutture territoriali finalizzati a interventi medesimi.

È stato dato un ruolo importante alla previsione degli eventi con attività, svolte anche con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti in materia, dirette all’identificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, al preannuncio, al monitoraggio, alla sorveglianza e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e dei conseguenti livelli di rischio attesi. È questa la prevenzione che consiste nelle attività volte a evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi, anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. La prevenzione dei diversi tipi di rischio si esplica in attività non strutturali concernenti l’allertamento, la pianificazione dell’emergenza, la formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile nonché l’informazione alla popolazione e l’applicazione della normativa tecnica, ove necessarie, e l’attività di esercitazione.

Il soccorso consiste nell’attuazione degli interventi integrati e coordinati diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi ogni forma di prima assistenza.

Si è provveduto anche a inserire il rischio sismico in base alla normativa varata nel 2022 che ha visto la nostra zona essere inserita nel livello 1° di criticità. È stata anche rivista la mappatura di tutte le aree, da quelle di raccolta a quelle di soccorso e a tutte quelle che occupano ruoli nevralgici e importanti nella fornitura di assistenza.