“Meet the future”, tra speranze e opportunità

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Giovani e futuro, una sfida potenzialmente vincente se proiettata verso nuove dimensioni occupazionali, un cui il settore informatico fa da padrone. Ed è proprio per orientare ad una riflessione più approfondita sull’argomento, che l‘associazione “ Gli amici del Besta” ha organizzato, all’interno dell’istituto che porta il suo nome, una conferenza per gli studenti delle quarte e quinte classi. In apertura, i saluti del dirigente scolastico Antonella Rosa. – Ringrazio l’associazione, la passione deriva da ciò che viene portato a conoscenza. E l’ambito informatico è uno di questi-.

Un incontro quanto mai propizio, moderato dal giornalista Saro Distefano, in un momento in cui Ragusa, si pone all’avanguardia nell’ambito dell’intelligenza artificiale, grazie alla presenza della Ricca It S.r.l., che vanta filiali anche a Catania, Napoli, Bari e Roma.

– Il mio sogno è partito dalle sedie dove adesso siete voi- esordisce Stefano Ricca, general manager della Ricca S.r.l. , – non dovete aspettare che la vita vi dia qualcosa, ma dovete essere voi ad aggredirla. Oggi le competenze si creano con il lavoro di squadra-.

E poiché si parla di realtà virtuale, la conferenza diventa un circuito verbale interattivo, in cui gli studenti sono invitati a porre domande anonime tramite la chat Gpt. Tanti gli aspetti venuti a galla, dalla sfiducia verso il futuro, alla paura di non avere le giuste opportunità, insieme alla convinzione che ad andare avanti non è solo chi merita. A provare a riannodare i fili di una serpeggiante sfiducia nel domani, Gian Lorenzo Occhipinti, già alunno dell’istituto e adesso ingegnere informatico a Zurigo. Il suo bagaglio esperenziale è proprio di chi non ha dimenticato le perplessità respirate tra i banchi di scuola, trasformate oggi dal traguardo della sua laurea in ingegneria informatica a Milano e in un lavoro a Zurigo. Lui, il futuro lo ha battuto con la carta giusta.

– La direzione che prendete è sempre nelle vostre mani- consiglia – l’ansia è un elemento invalidante che accomuna l’esperienza di studio sia a scuola che all’università. È necessario dominarla-.

Le sue parole, particolarmente empatiche e autentiche, fanno breccia su un uditorio, probabilmente bisognoso di essere rassicurato. -Ricordate che non è il voto a qualificare il vostro percorso, ma gli obiettivi che vi date. Consiglio, inoltre, di approfondire lo studio della matematica e dell’inglese, se vorrete buttarvi nel settore informatico-.

Parole piene, che snocciolate in modo chiaro ed incisivo, non resteranno sicuramente inascoltate.