Chiaramonte festeggia la Madonna delle Grazie

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Oggi è la festa di Maria Santissima delle Grazie. Momenti di giubilo a Chiaramonte Gulfi dove le celebrazioni sono in corso da ormai più di una settimana. In particolare, alle 11, al Duomo, ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da don Marco Diara mentre a mezzogiorno è prevista la supplica alla Vergine Maria. Alle 18,45 il Rosario meditato e alle 19,30 la celebrazione eucaristica presieduta da don Salvatore Vaccaro. A seguire, l’esposizione del Santissimo Sacramento, la celebrazione dei Vespri, la benedizione eucaristica e il canto del Te Deum di ringraziamento. Alle 21, in piazza Duomo, la serata dello studente, degustazione allestita dagli studenti e dai docenti dell’istituto alberghiero Principi Grimaldi sezione di Chiaramonte Gulfi, coordinata dal prof. Giovanni Brullo. Domani, invece, è la giornata del ritorno del simulacro nella chiesetta che sorge in mezzo alla pineta. Alle 9,30 ci sarà la messa presieduta da don Giovanni Piccione al Duomo, alle 11 un’altra messa, alle 14 la sistemazione del simulacro nel baiardo, alle 17,30 la celebrazione eucaristica presieduta dall’arciprete parroco, il sacerdote Graziano Martorana. Alle 18,30 il “cuncursu” per le vie: piazza Duomo, santa Caterina, Umberto, Roma, Majorana (sosta davanti la chiesa di San Filippo e canto del Regina Coeli), piazza Duomo, via San Paolo, Guastella e salita del simulacro della Madonna. Alle 19,15 la sosta al cimitero con tradizionale “Benedizione ai campi” e proseguimento della processione verso la chiesa della Madonna delle Grazie. Infine, domenica 4 giugno, in chiesa Madre, alle 11 e alle 19 le sante messe mentre alle 20 ci sarà il sorteggio dei premi messi in palio in occasione della festa Maria Santissima delle Grazie 2023. A occuparsi della comunicazione esterna di queste iniziative religiose Confcommercio provinciale Ragusa con il presidente Gianluca Manenti e Confcommercio sezionale con il presidente Danilo Scollo. “Una festa identitaria – affermano entrambi – che mette in evidenza, ancora una volta, il senso di appartenenza dei chiaramontani a questa comunità. Una tradizione di lungo corso che merita di essere conosciuta ovunque, di certo nel resto della provincia”.