Cassì e le incognite per la formazione della giunta, lunedì primo responso

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Lunedì ci sarà la prima riunione di maggioranza ufficiale a Ragusa con all’ordine del giorno la definizione dei posti in giunta e quelli di sottogoverno, ossia presidenza e vicepresidenza del consiglio comunale ed iniziare un confronto anche su vicesindacatura e deleghe. È stato il riconfermato sindaco Peppe Cassì, che ieri è stato proclamato primo cittadino, ad annunciare che la giunta sarà composta da nove assessori. Cinque quelli già indicati in prima battuta, ossia Elvira Adamo in quota Cassì Sindaco, Gianni Iacono per Partecipiamo Ragusa Futura, Giorgio Massari per Ragusa Prossima, Giovanni Gurrieri per Ragusa Terra Madre e Saverio Buscemi per De Luca per Ragusa. Il sesto è Gianni Giuffrida, con i suoi 1017 voti, a cui potrebbero essere riconfermate le deleghe della precedente legislatura, tra cui i Lavori Pubblici. Da decidere, inoltre, se coloro che sono stati indicati assessori e/o lo saranno si dovranno o meno dimettere da consiglieri comunali. Per legge, solo quattro di loro potranno mantenere la doppia carica. Le dimissioni, da una parte consentirebbero, nei rispettivi movimenti, l’ingresso dei primi dei non eletti, ma dall’altra metterebbero in una situazione di ‘vulnerabilità’ i neo amministratori designati qualora qualcosa dovesse mutare negli equilibri di maggioranza nel corso del mandato. Di certo, tante le risposte che devono essere date a chi ha ottenuto buoni consensi elettorali. Da capire se i prossimi assessori saranno ‘esterni’ o scelti dalla lista Cassì Sindaco dove ci sono ex assessori, ex consiglieri comunali e persino l’ex presidente del consiglio che probabilmente attendono un segnale. Ma ci sono anche neo consiglieri comunali che hanno avuto importanti conferme dalle urne, Simone Digrandi da una parte e Federico Bennardo dall’altra. Da capire cosa reclamerà Partecipiamo Ragusa Futura, secondo movimento della coalizione in termini di consensi, se punterà alla vicesindacatura con il già designato assessore Gianni Iacono o chiederà un posto in giunta, tra quelli allo stato attuale vacanti, da assegnare al consigliere più eletto della lista, ossia Mario D’asta che, forte dei suoi 527 voti, vorrà certamente voce in capitolo. Ed ancora, verrebbe da chiedersi, chi è oggi rappresentato in aula con due consiglieri può avere la stessa rappresentanza in giunta di chi ne ha espresso solo uno?  L’altra importante incognita è la presidenza del consiglio comunale. Se ci si dovesse basare solo sul numero delle preferenze riportate, toccherebbe a Gianni Giuffrida ma è stato già premiato con l’assessorato. Dunque si punterà al secondo dei più eletti? Sarà assegnata ad uno dei quattro alleati? La lista Cassì sindaco potrebbe ambire a fare l’asso piglia tutto? Chi dovrà dimettersi, tra i consiglieri, per fare l’assessore e dunque consentire l’ingresso dei primi dei non eletti e chi invece manterrà la doppia carica?