Defibrillatore per il lido “Chupa Chupa” di Acate, nel ricordo di Ilenia

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A quasi un anno dalla morte di Ilenia Gianninoto, i genitori hanno voluto dotare lo stabilimento balneare di famiglia di un defibrillatore, in ricordo della loro figlia. La giovane, figlia di Francesco (ex presidente del Consiglio comunale di Acate e titolare del “Chupa Chupa”) era molto amata dai frequentatori del lido, il più antico di Macconi e aperto tutto l’anno.

“Con parte del ricavato delle offerte devolute dalla comunità Acate – spiega Francesco Gianninoto – abbiamo voluto acquistare e mettere nel locale, a disposizione di chiunque ne abbia bisogno, questo strumento salvavita. Quattro di noi siamo stati addestrati al suo corretto uso. Con altri fondi abbiamo sostenuto l’Aipi, l’Associazione Ipertensione Polmonare Italiana. Una malattia rara e poco conosciuta dei vasi sanguigni dei polmoni, di cui spossatezza, affanno e svenimenti sono alcuni dei sintomi. Nostra figlia ne soffriva sin dall’età di 22 anni e l’ha combattuta con ogni mezzo fino al 12 settembre scorso, quando si spense tra le mie braccia dopo che tutte le manovre tentate non ebbero successo”.

L’idea del defibrillatore era venuta alla stessa ragazza: “tra una cura e l’altra a cui si sottoponeva ogni anno, Ilenia aveva anche pensato che lo stabilimento non potesse fare a meno del defibrillatore, oltre che di tutte le attrezzature di primo soccorso di cui siamo dotati”.

Ilenia era in attesa di un consulto medico, in previsione di un possibile trapianto di cuore. Non ne ebbe il tempo.