Trovate a Modica due auto rubate a Catania e Palermo

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Due auto rubate a Palermo e Catania sono state ritrovate e recuperate dagli agenti del Commissariato di Modica con gli agenti della Sezione Polizia Stradale di Ragusa.

Ai due mezzi gli agenti sono arrivati nel corso di alcuni controlli volti alla repressione e prevenzione dei reati in genere, con particolare riguardo ai reati predatori e ai furti di autoveicoli. In questo contesto, i poliziotti hanno sottoposto a verifica e controllo diverse officine meccaniche site in città.

All’interno di una delle officine sottoposte a controllo, gli Agenti rinvenivano un Porsche Cayenne in manutenzione. Dai primi accertamenti è emerso che il mezzo era risultato rubato a Palermo nel 2021 e che il titolare dell’officina era estraneo ai fatti. E’ stato poi accertato che l’auto di lusso era stata portata in officina da un modicano di 37 anni il quale aveva chiesto di effettuare dei lavori che erano già stati quasi del tutto eseguiti.

Il modicano è stato quindi rintracciato, circa due ore dopo, nelle vie cittadine a bordo di una Fiat 500 modello Abarth. Gli agenti hanno quindi deciso di sottoporre a controllo anche quest’auto. Da un’attenta analisi dei numeri del telaio e degli altri numeri di identificazione del mezzo, grazie alla proficua collaborazione con la casa madre del veicolo, i Poliziotti hanno accertato che anche la Fiat 500 era stata rubata, questa volta a Catania nel 2019. La 500, in particolare, riportava i numeri del telaio contraffatti in quanto vi erano stati impressi i codici di un altro veicolo, ancora circolante, intestato ad un parente del soggetto che ne era alla guida.

Le due auto sono state sottoposte a sequestro giudiziario ed affidate in custodia ad una ditta specializzata, mentre il trentasettenne è stato deferito alla Procura della Repubblica di Ragusa in stato di libertà per i reati di ricettazione del primo veicolo e per riciclaggio del secondo.

Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire agli autori dei furti e per verificare se le auto sequestrate facciano parte di un meccanismo più complesso ed ampio volto a dare una seconda vita a veicoli oggetti di furto, preventivamente “ripuliti” da abili soggetti ed immessi nel mercato illecito delle compravendite a prezzi di gran lunga inferiori rispetto a quelli di mercato e come tali appetibili per una vasta platea di acquirenti.