Trovato e recuperato cadavere in mare tra Cava d’Aliga e Sampieri

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E’ stato recuperato e trasportato al cimitero di Scicli il cadavere dell’uomo avvistato stamattina tra le acque di Cava d’Aliga e Sampieri. Il corpo si è presentato in avanzato stato di decomposizione ed è stato recuperato dai Vigili del Fuoco.

Ad intervenire sul posto, dopo la segnalazione da parte di un diportista, anche la Polizia Municipale di Scicli, i Carabinieri e la Capitaneria di Porto.  Secondo le prime informazioni, il decesso sembrerebbe essere avvenuto diversi giorni fa. Le condizioni del corpo, infatti, indicano che è rimasto in acqua per un periodo prolungato, rendendo difficile l’immediata identificazione. Al momento non è possibile quindi nemmeno stabilire se si tratti o meno di un migrante che stava cercando di raggiungere le coste italiane.

Intanto i Vigili del Fuoco hanno diffuso una nota contenente i dettagli del loro intervento:

“alle ore 13:30 circa di oggi, su segnalazione di alcuni cittadini, la Capitaneria di Porto di Pozzallo richiedeva l’intervento dei Vigili del Fuoco del Comando di Ragusa per il recupero di un corpo che la corrente stava spingendo in prossimità della scogliera di Cava D’Aliga. I Vigili del Fuoco intervenuti hanno proceduto al recupero della salma che già era giunta a pochi metri dalla riva e, dopo ispezione cadaverica condotta dal medico legale, dott. Santori, si disponeva il trasporto presso l’obitorio del cimitero di Scicli al fine di poter procedere all’identificazione della vittima. Sul posto presenti personale della Capitaneria di Porto di Pozzallo, Guardia Costiera, Vigili Urbani di Scicli, Carabinieri, ciascuno per quanto di propria competenza”.