Omicidio a S. Croce Camerina, 3 persone sottoposte a fermo

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I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Ragusa e della Stazione di Santa Croce Camerina, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo, hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 3 cittadini di origine tunisina, emesso nella giornata di oggi dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale ibleo. Lo stesso ha coordinato sul posto una rapida e complessa attività d’indagine avviata a seguito dell’omicidio di un giovane di 21 anni, anche lui tunisino. L’omicidio è avvenuto al culmine di una violenta rissa nella zona centrale di Santa Croce Camerina, nella serata di sabato 7 settembre

Una dozzina i soggetti a vario titolo coinvolti negli scontri ed in relazione ai quali proseguono le indagini finalizzate a definire le esatte responsabilità di ognuno.
L’identificazione dei tre fermati, due fratelli di 22 e 25 anni ed un terzo soggetto di 28, è stata possibile grazie alle attività d’indagine effettuate nell’immediatezza dai Carabinieri, allertati dalla Polizia Municipale camarinense che ha fornito un fattivo contributo.

In particolare, l’acquisizione di alcuni filmati dei sistemi di videosorveglianza, suffragati da testimonianze circostanziate dei fatti e dai rilievi tecnici espletati dal personale specializzato del Nucleo Investigativo, hanno permesso di ricostruire minuziosamente ed in tempi brevissimi la dinamica e lo sviluppo del tragico episodio delittuoso.

Da quanto finora emerso, la giovane vittima, raggiunta da un fendente al petto nel corso della rissa e deceduta pochi secondi dopo, avrebbe avuto una colluttazione con i due fratelli fermati, a loro volta successivamente aggrediti dal ventottenne.

Un 36 enne, infine, è stato trasportato all’ospedale Papa Giovanni Paolo II di Ragusa per delle ferite lacero contuse al capo apparse inizialmente piuttosto serie; medicato dai sanitari è stato però dimesso poche ore dopo con una prognosi di dieci giorni.

Ad intervenire sull’omicidio a Santa Croce e sulla rissa a Vittoria, il senatore vittoriese Salvatore Sallemi che ha dichiarato: “I fatti di sangue avvenuti a Santa Croce Camerina, con l’omicidio di un ventunenne tunisino ad opera di suoi connazionali, e la violenta rissa avvenuta in centro a Vittoria tra extracomunitari, preoccupano e testimoniano una spirale criminale e di degrado ormai comune a molti centri della provincia di Ragusa”.
“Ringrazio- ha detto ancora- il Comandante Provinciale dei Carabinieri e tutti gli uomini e le donne dell’Arma che con prontezza d’intervento hanno fermato tre presunti responsabili dell’omicidio. In maniera analoga ringrazio tutte le forze dell’ordine per l’impegno in provincia di Ragusa, un territorio che per storia e vocazione ha una folta comunità straniera. Al di là della direzione di rafforzamento delle forze dell’ordine, che è un preciso impegno del governo, occorre affrontare la tematica dal punto di vista sociale. I nostri centri storici sempre più spopolati e preda del degrado, i nostri concittadini abbandonano la socialità delle piazze e la percezione di insicurezza sono punti da affrontare sinergicamente tra le istituzioni preposte, in primis i sindaci”.
Il senatore prosegue: “Vi sono frange di popolazione straniera che non si vogliono integrare e che vivono al di fuori della legge: non possiamo permetterlo e occorre agire per rafforzare i presidi di sicurezza e per contrastare l’immigrazione irregolare. Un contrasto efficace da parte del governo che ha visto un aumento del 20% dei rimpatri e un calo del 62% degli sbarchi irregolari rispetto al 2023 e oltre 330 stranieri a cui è stato dichiarato cessato il permesso di soggiorno perché ‘falsi’ rifugiati. Dati incoraggianti ma di certo nelle nostre città, dopo anni di lassismo da parte di chi doveva governare i flussi migratori, occorre sempre maggiore attenzione e una strategia mirata al contrasto del degrado con la sinergia tra forze dell’ordine ed enti locali. Sono vicino alle comunità di Vittoria e di Santa Croce e sono disponibile a un confronto ad ampio raggio con i sindaci per mettere in campo tutti i mezzi possibili per ridare serenità al territorio”.