
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, nell’ambito del controllo economico-finanziario del territorio, hanno individuato un’attività totalmente sconosciuta al fisco, operante nel settore della ristorazione.
L’imprenditore, schermandosi dietro la formale esistenza di un ente associativo con finalità
culturali/ricreative e pubblicizzandosi anche attraverso siti internet specializzati di settore e i più rinomati social, ha esercitato, – come si legge nel documento stampa diffuso dalle forze dell’ordine operanti – con abitualità e professionalità, una vera e propria attività di ristorazione.
I finanzieri del Gruppo di Ragusa hanno accertato come l’associazione culturale di fatto potesse essere frequentata da chiunque, poiché ai clienti che si presentavano per la consumazione dei pasti, al fine di legittimare la loro presenza, veniva sistematicamente richiesta la compilazione di un modulo per la contestuale ammissione quale socio.
Il titolare, pur svolgendo a tutti gli effetti in maniera continuativa una vera e propria attività
commerciale, la cui piena operatività è emersa anche dalle innumerevoli recensioni diffuse dai clienti – secondo quanto riferito dalle fiamme gialle – non ha adempiuto ai previsti obblighi contabili e dichiarativi, sottraendosi al versamento di tutte le imposte dovute.
L’attività ispettiva, sviluppata attraverso accertamenti documentali e mirati riscontri, ha permesso di ricostruire i ricavi non dichiarati dal 2019 fino al momento del controllo, pari ad oltre 350.000 euro.