Ragusa Pride 2025: tutte le novità della quarta edizione

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Il Ragusa Pride torna a colorare le strade e le piazze di Marina di Ragusa. L’appuntamento con la quarta edizione della manifestazione dedicata alla visibilità e ai diritti delle persone Lgbtqia+ è fissato per domenica 29 giugno 2025.

Ad annunciarlo è il comitato organizzatore, guidato da Arcigay Ragusa, associazione capofila di un’iniziativa che negli anni si è consolidata come uno degli appuntamenti sociali e politici più partecipati della provincia iblea. Nelle tre edizioni precedenti, migliaia di persone hanno preso parte alla parata per affermare il proprio orgoglio e chiedere rispetto, diritti e dignità.

Quest’anno il Pride si presenta con tre importanti novità:

1. Crowdfunding e scelte etiche

La prima riguarda il finanziamento dell’evento: per la prima volta il comitato ha lanciato una campagna di crowdfunding online (link: https://gofund.me/f1afebd5) con l’obiettivo di raccogliere 2.500 euro per coprire le spese di allestimento del carro, del palco e garantire piena accessibilità alla manifestazione.

“Una parte degli sponsor che ci avevano sostenuto in passato ha scelto di non rinnovare l’impegno – spiegano dall’organizzazione –. Non sappiamo se per motivi economici o per il clima politico-culturale. In altri casi, invece, abbiamo scelto noi di non coinvolgere imprese che non rispettano criteri etici fondamentali, ad esempio per posizioni ambigue sul genocidio in atto in Israele.”

Il sostegno della comunità, però, non si è fatto attendere: in pochi giorni sono già stati raccolti oltre 1.000 euro, a dimostrazione del forte legame tra il Pride e il territorio.

2. Patrocini con impegno concreto

La seconda novità riguarda il rapporto con le istituzioni. A differenza degli anni passati, il comitato ha deciso di accompagnare la richiesta di patrocinio ai Comuni e al Libero Consorzio con una proposta di protocollo d’intesa da sottoscrivere.

“Vogliamo che il patrocinio non sia solo un logo su una locandina – sottolineano gli organizzatori – ma l’inizio di un impegno costante, fatto di ascolto e politiche concrete, 365 giorni l’anno.”

La bozza del protocollo propone misure simboliche e giuridico-amministrative per promuovere inclusione, contrasto alla discriminazione e piena cittadinanza per le persone Lgbtqia+.
“Non è più tempo per promesse vaghe – aggiunge Serena Cannata, consigliera di Arcigay Ragusa e avvocata –. Chiediamo atti concreti, misurabili, e un’assunzione di responsabilità chiara da parte delle amministrazioni.”

3. Un Pride senza testimonial

La terza scelta significativa di questa edizione è quella di rinunciare alla figura del testimonial unico.
“Non ci identifichiamo con la spettacolarizzazione commerciale di alcuni Pride – spiegano –. Quest’anno ognunə di noi sarà testimonial, con la propria diversità e unicità.”

Una decisione che guarda anche alla sostenibilità economica e che rispecchia una visione comunitaria e inclusiva del Pride.

Per Andrea Ragusa, presidente di Arcigay Ragusa, il Pride 2025 assume un significato ancora più urgente:
“Non sono solo i diritti delle persone Lgbtqia+ a essere sotto attacco, ma anche quelli delle donne, dei migranti, delle persone con disabilità, dei poveri. È il momento di unirsi e rispondere con forza e solidarietà. Il sostegno che stiamo ricevendo ci dice che siamo sulla strada giusta.”

Appuntamento, quindi, a domenica 29 giugno, per un Pride che non vuole solo celebrare, ma anche rivendicare con determinazione diritti, giustizia e visibilità per tutte le soggettività.