
Con l’arrivo dell’estate e l’innalzarsi del rischio incendi, la Regione Siciliana ha aggiornato il Piano Regionale di Prevenzione Incendi con nuove disposizioni. Tutti i Comuni siciliani sono tenuti a recepire e applicare queste misure, con particolare attenzione alla pulizia dei lotti abbandonati, delle aree incolte e delle zone con presenza di sterpaglie.
Obblighi principali
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Comuni: devono emanare ordinanze rivolte ai cittadini, imponendo la bonifica di terreni incolti, sia pubblici che privati.
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Proprietari di terreni: anche se recintati, devono entro il 15 giugno provvedere alla rimozione di erbacce, sterpaglie e rifiuti infiammabili, per prevenire il rischio incendi.
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In caso di inadempienza, il Comune può intervenire d’ufficio, addebitando le spese al proprietario e applicando sanzioni amministrative.
Nell’ambito delle loro competenze, i Comuni devono garantire la pulizia di:
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boschi, pinete e aree limitrofe,
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insediamenti abitativi e giardini privati,
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aree agricole e terreni adiacenti a infrastrutture.
Le aree a rischio devono essere in perfetto stato di pulizia entro il 1° maggio, in vista del periodo critico che va dal 15 maggio al 31 ottobre.
Azioni da attuare
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Pulizia dei terreni incolti.
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Rimozione di sterpaglie, cespugli, siepi invadenti e rifiuti.
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Sgombero di qualsiasi tipo di rifiuto, compresi quelli agricoli come i covoni.
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Realizzazione di fasce parafuoco nei terreni più estesi: almeno 20 metri di larghezza, da dimensionare in base alla vicinanza a boschi o infrastrutture.
Le ordinanze comunali devono prevedere sanzioni per chi non rispetta tali obblighi, garantendo l’effettiva applicazione delle disposizioni.
Tempi e responsabilità
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Le scadenze per gli interventi di pulizia variano in base alle ordinanze comunali, ma solitamente sono fissate entro il 15 maggio.
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I proprietari sono responsabili della pulizia dei propri fondi.
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Gli enti pubblici devono occuparsi della manutenzione di banchine, scarpate stradali e aree pubbliche.
I Comuni sono chiamati a vigilare con attenzione per identificare e prevenire le situazioni a rischio.
Ad intervenire sulla questione, il Comitato Terre Pulite, i cui volontari dichiarano: “chiediamo la massima collaborazione da parte di tutti i residenti e proprietari, affinché segnalino prontamente alle autorità comunali eventuali situazioni pericolose. Si invitano inoltre il Comune ad attivare attività di monitoraggio dei territori tramite la Polizia Municipale, la Protezione Civile e le Guardie Ambientali, con particolare attenzione ai terreni incolti che possono trasformarsi in potenziali focolai”.
Proprio di recente, Riccardo Zingaro (uno dei volontari) è stato minacciato da alcuni proprietari di terreni agricoli intorno ai quali stava registrando dei video per denunciare l’abbandono di rifiuti che spesso vengono dati alle fiamme. Dopo aver ricevuto numerosi attestati di solidarietà i componenti del Comitato hanno ribadito “siamo con Riccardo Zingaro, siamo tutti Riccardo Zingaro e le minacce fatte a lui non lo trovano solo perché Riccardo è Terre Pulite! Nessuno può intimidirci perché sappiamo che quello per cui ci siamo impegnati è fondamentale per la vita e per la salute di tutti! Riccardo Zingaro è stato minacciato mentre girava un video in cui individuava e denunciava l’ennesima discarica abusiva di rifiuti agricoli. Questo è il lavoro che ha fatto e fa Terre Pulite da ormai quasi un decennio, ma abbiamo anche combattuto per trovare soluzioni utili per gli agricoltori: il centro di raccolta Fratta Compostabile di C.da Perciata ne è un esempio, dove si può conferire la fratta in modo assolutamente gratuito. Noi continueremo nel nostro impegno nella lotta alle Fumarole e nella ricerca di soluzioni per gli agricoltori onesti e non saremo soli fino a quando le Istituzioni e le persone perbene combatteranno al nostro fianco questa battaglia di civiltà e legalità”.