Il vittoriese Finistrella ai Mondiali di Showdown: “Voglio il podio”

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Si terranno dal 3 all’8 giugno a Silvi Marina i Mondiali di Showdown. A partecipare anche il vittoriese Pietro Finistrella, campione italiano in carica di Showdown.

Di lui, della sua storia e del suo percorso vi avevamo parlato in questo precedente articolo: Il vittoriese Pietro Finistrella è il campione italiano di Showdown

A pochi giorni dal mondiale siamo quindi andati ad incontrare l’atleta vittoriese.

“Questi- racconta a Ragusah24-sono i miei primi Mondiali. Non ho paura di dirlo: voglio arrivare sul podio. Non perché mi senta sicuro della vittoria, ma perché so cosa ho passato per essere qui. Perché questa convocazione non è solo un riconoscimento: è un messaggio. È fiducia. È un segnale a chi viene dal basso, come me. Sono il primo uomo siciliano a entrare in Nazionale per questo sport ma non voglio essere l’ultimo”.

L’atleta vittoriese ci racconta quindi come si sta preparando a questo momento: “È stato un percorso pieno di fatica e soddisfazioni. A maggio ho fatto due allenamenti fondamentali: dal 6 all’11 maggio mi sono allenato a Bari, dove ho condiviso il campo con Graziana Mauro, mia compagna di nazionale e campionessa in carica e con Luciano Florio, anche lui in azzurro. Sotto la guida del coach Michele Pugliese, ci siamo spinti oltre i nostri limiti. Poi, dal 22 al 25 maggio c’è stato l’ultimo raduno pre-Mondiali, a Fonte Cerreto, vicino L’Aquila. Nel silenzio e nella bellezza delle montagne abruzzesi, ci siamo allenati per otto ore al giorno. Il nostro coach nazionale, Marco Spinelli, ci ha messi davvero alla prova. Ma io, personalmente, mi sono divertito. Perché se ami quello che fai, anche la fatica diventa casa”.

Adesso manca davvero poco: martedì si fa sul serio. Quasi 100 gli atleti, provenienti da praticamente tutto il mondo,pronti a sfidarsi per salire sul podio. La delegazione italiana sarà composta, oltre che da Pietro Finistrella, anche dagli atleti Luciano Florio, Andrea Lazzarini, Rinaldo Massola, Piera Folino, Sonia Tranchina, Sara Fappani e Graziana Mauro. Con loro anche i tecnici e lo staff: Marco Spinelli, Michele Pugliese, Davide Biserni e Ginevra Di Modica.

“A tifare Italia- racconta ancora il campione azzurro- ci saranno anche mio figlio Nikolas e la mia compagna Irene che saranno al mio fianco”.

C’è stato un momento in cui hai pensato che questa opportunità non sarebbe mai arrivata?

“Sì. Ho vissuto momenti bui quando nel 2022 ho subito un infortunio al braccio. L’ansia e il dubbio mi hanno assalito, ma io non sono il tipo che si arrende. Al contrario, mi rialzo, mi alleno e torno più forte”.

Qual è il tuo punto di forza, quindi?

“La mia potenza fisica, certo. Ma è la testa che fa realmente la differenza. Dalla mia ho la voglia di superare ogni limite e di non mollare. Mai. C’è chi gioca per divertirsi, io gioco per liberarmi. Ogni volta che scendo in campo, sento che nulla mi può fermare. È lì che sono davvero io”.

Cosa ti senti di dire a chi teme di avvicinarsi ad uno sport?

“Non smettete di crederci. Mai. Ogni campione, all’inizio, era uno qualunque. Ma ha scelto di provarci. Di lottare. Di diventare qualcuno”.

E ai ragazzi non vedenti?

“Provate lo showdown. Venite da noi alla Settecolli Scicli. Lo sport è libertà, è riscatto, è vita. Io ci sarò. Con il mio sudore, il mio silenzio prima del servizio e la mia ‘fame’. Perché chi viene da lontano non si accontenta mai. Chi viene da lontano… vuole lasciare il segno”.