
Il Comune di Acate ha emesso un’ ordinanza sindacale contingibile e urgente che vieta su tutto il territorio comunale la detenzione dei cani alla catena e impone il rispetto di precise condizioni di benessere animale, soprattutto durante le ondate di calore estive.
L’ordinanza, in attuazione della Legge n. 120/2024 (nota come “Legge Brambilla”), recepisce il divieto nazionale di utilizzo di catene, corde o strumenti che limitino in modo permanente la libertà di movimento dei cani, salvo eccezioni veterinarie documentate. È inoltre vietato tenere i cani su balconi, terrazze o cortili senza riparo, acqua fresca e accesso a zone interne, in particolare con temperature elevate.
Le violazioni comporteranno sanzioni da 500 a 5.000 euro, con possibili risvolti penali in caso di maltrattamento. La Polizia Locale e l’ASP vigileranno sull’applicazione dell’ordinanza.
Il Comune di Acate ha inoltre annunciato l’avvio di una campagna informativa rivolta ai cittadini, in collaborazione con associazioni animaliste e autorità sanitarie, per sensibilizzare la popolazione sui diritti degli animali e sugli obblighi dei proprietari.
Una misura simile era già stata adottata nei giorni scorsi dal Comune di Modica. (Qui il nostro articolo: Modica, ordinanza a tutela degli animali domestici).
In questa direzione si muove anche l’OIPA Ragusa, che – tramite il referente– ha scritto a tutti i sindaci iblei per sollecitare l’emissione di ordinanze analoghe, a tutela dei cani esposti a condizioni climatiche estreme. L’Oipa ricorda inoltre che la legge promuove il rafforzamento del ruolo dei Comuni e della Polizia Locale nella vigilanza e prevenzione dei maltrattamenti animali, specialmente nei periodi di emergenza climatica e che le attuali condizioni meteorologiche (temperature superiori ai 35°C, ondate di calore persistenti) rendono ancor più urgente vietare la detenzione dei cani su balconi, terrazze o spazi scoperti, in assenza di ripari ombreggiati, acqua e ventilazione.