L’ex Provincia senza soldi: c’è uno squilibrio di 14 milioni di euro

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È di quasi 14 milioni di euro lo squilibrio di parte corrente del Libero Consorzio Comunale di Ragusa alle prese, così come le altre ex province siciliane, con una drammatica e pesante situazione finanziaria. Lo squilibrio tiene conto dei fabbisogni essenziali per l’esercizio delle funzioni istituzionali obbligatorie, ovvero il pagamento degli stipendi al personale dipendente che ammonta a 13.371.886,69 euro, nonché le altre spese obbligatorie per l’assolvimento delle funzioni istituzionali, in cui è compresa la spesa per gli oneri di ammortamento dei mutui in essere per il corrente esercizio pari ad euro 2.738.741.98 e l’onere finanziario indispensabile per assicurare il funzionamento degli Istituti Scolastici di secondo grado che ammonta ad un milione e mezzo e le spese minime necessarie per le opere di manutenzione ordinaria della rete viaria provinciale comprese le spese per illuminazione pubblica che ammontano complessivamente a 700 mila euro.

Una ‘fotografia’ dello stato finanziario dell’Ente ch’è stato rappresentato all’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali e all’Assessorato Regionale all’Economia in vista dei prossimi due appuntamenti istituzionali a Palermo: il 27 incontro dei commissari straordinari delle ex province col presidente della Regione siciliana Rosario crocetta e il 1 agosto la Conferenza Regione-Autonomie Locali per definire il riparto finanziario per i Liberi Consorzi Comunali e le Città Metropolitane.

Questo forte squilibrio di parte corrente (per la precisione è di € 13.917.434,80), non consente l’approvazione del bilancio di previsione 2017 e dei documenti finanziari connessi per il corrente esercizio finanziario.

“Abbiamo già relazionato alla Corte dei Conti – dice il Commissario straordinario Dario Cartabellotta – la situazione finanziaria dell’Ente e proprio la sezione siciliana della Corte dei Conti con una propria indagine ha certificato l’enorme difficoltà di gestione dell’Ente a causa della indisponibilità delle risorse minime per assicurare lo svolgimento dell’attività istituzionale a cui questo Ente è preposto. Il Governo regionale è consapevole dello stato di difficoltà delle ex Province e bisogna individuare un percorso per annullare questo forte squilibrio dettato dal prelievo forzoso dello Stato che per quanto riguarda Ragusa è di 17 milioni e 260 mila euro e che costituisce il 40% della spesa corrente dell’Ente”.