La Ragusa che sogna in grande… è quella del basket

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Sei giornate alla fine ma cinque partite da giocare, con quattro punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice e con la differenza canestri a favore. La Passalacqua vola e sogna. La settima di ritorno ha certificato che la squadra ragusana ha la forza per dare la spallata decisiva nella corsa per il primo posto della stagione regolare ma soprattutto per pensare seriamente che la storica serie a1 e’ davvero a portata di mano. Il team biancoverde, prima di scendere sul parquet di Ariano per il suo match, aveva gia appreso con piacere dello scivolone nel derby cittadino della sua inseguitrice La Spezia ed ha sbancato il palasport di Ariano Irpino con l’autorità di chi ha preso contezza dell’occasione unica e non s’e’ fatta tremare le gambe in vista dell’allungo decisivo. Niente ‘braccino’ dunque; ma un’autorità che autorizza sogni importantissimi. E ora una sola difficoltà sembra frapporsi sulla sua strada verso il primo posto nella stagione regolare: quella di riuscire a mantenere alta la concentrazione in un ambiente che vive momenti di tanta (e giustificata) esaltazione e che inizia ad assaporare un traguardo che, seppure in una città dalle grandi tradizioni cestistiche come Ragusa, non è stato mai raggiunto: la serie a1. Ad Ariano, contro una squadra che all’andata aveva messo in difficoltà la capolista iblea e che aveva caratteristiche di gioco e di agonismi che il quintetto di coach Nino Molino soffre, la gara è stata in equilibrio solo nella primissima parte del primo parziale. Poi Ragusa ha preso il sopravvento, resistendo ai tentativi delle irpine di rientrare in partita e grazie ad un’applicazione intelligente in difesa e ad una precisione chirurgica nel tiro dalla ‘media’ distanza, ha scavato la differenza nei momenti decisivi. Tra le ragusane, copertina tutta di Agnese Soli. E’ stata davvero brava a prendere per mano le compagne nei momenti iniziali di sofferenza e a dare il ‘la’ allo show di Milica Micovic e Paola Mauriello, che sono risultate devastanti quando la partita era in equilibrio. Anche sotto canestro, le ragusane sono state più reattive delle campane ed il divario è aumentato sino ai 19 punti finali, grazie ad una difesa sempre attenta e ad un attacco preciso e sicuro. Le statistiche premiano la grande prestazione di Agnese Soli ma anche di Lia Valerio e Anna Caliendo. Coach Nino Molino ha detto che “è stata la prestazione di squadra, la chiave della partita” e che il risultato del derby di La Spezia non ha distratto le sue ragazze dalla concentrazione necessaria a spazzare via le avversarie. Da quelli che si è’ visto in campo, ha ragione. Ma adesso conta restare saldi con i piedi per terra e continuare a mieter vittorie. Perché vincere aiuta a vincere ed il verbo perdere, dalle parti della società bianco verde, e’ bandito. Ragusa sogna in grande!