Esperti nel “crash trapping”: più di un colpo messo a segno da una coppia di Comiso

0

Il caso di cash trapping scoperto lo scorso 5 febbraio dalle pattuglie della Sezione Volanti di Ragusa che ha portato all’arresto di una coppia di Comiso, non sarebbe un episodio isolato. Gli uomini della Squadra Mobile ne avrebbero scoperti altri due, che sarebbero stati messi a segno sempre dalla coppia di comisani di  41 e 37 anni. Gli altri due colpi sarebbero stati messi a segno lo scorso 23 dicembre sempre presso la filiale della B.A.P.R. di via Risorgimento e lo scorso 5 febbraio, prima di essere arrestati in flagranza di reato, presso la filiale dello stesso istituto di credito di Viale delle Americhe. Nei due episodi i malviventi sarebbero riusciti a sottrarre agli ignari clienti la somma di 250,00 euro per ciascun  prelievo. Il sistema denominato cash trapping piuttosto noto nei paesi anglosassoni, consiste nell’utilizzo di  un dispositivo in metallo che viene incollato con del silicone nel bocchettone per la espulsione del contante e del biadesivo che viene cosparso nella parte interna della barra in metallo, al fine di trattenere le banconote appena erogate all’ignaro cliente. Appena quest’ultimo si è allontanato dallo sportello credendo in una anomalia nel sistema, i criminali sarebbero ritornati presso gli sportelli bancomat e avrebbero staccato la barra in metallo con ancora attaccate le banconote del precedente prelievo.
Grazie alla visione delle immagini delle telecamere a circuito chiuso degli istituti bancari e ad ulteriori riscontri acquisiti attraverso attività tecnica, gli inquirenti sono riusciti a individuare proprio nella coppia comisana gli autori dei furti. L’ autorità giudiziaria ha emesso avviso di conclusione delle indagini preliminari finalizzato al rinvio a giudizio, già notificato agli indagati.