La città inaccessibile alle rotelle: protesta del Movis

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Protesta del Movis questa mattina a Vittoria davanti ad alcuni degli uffici comunali inaccessibili per i diversamente abili a causa delle barriere architettoniche. Carmelo Comisi, referente ed ex presidente del Movis, Pippo Carrubba, il vittoriese campione paraolimpico di tiro con l’arco, e Luciano Bascietto si sono dati appuntamento a mezzogiorno davanti all’ufficio tributi di via Carlo Alberto per manifestare contro la disattenzione di un’amministrazione comunale che non fa nulla per venire incontro alle loro esigenze e che non attua nemmeno i controlli nelle attività commerciali che, per legge, devono essere accessibili a tutti. Successivamente Comisi, Carrubba e Bascietto hanno protestato anche davanti agli uffici RSU, servizi sociali e protocollo. “Al momento gli unici uffici nei quali ci possiamo recare senza problemi sono quelli di Palazzo Iacono al primo piano. Il secondo è inaccessibile sebbene proprio lì si trovi il bagno per i disabili!”  spiega Carmelo Comisi. “Il problema, comunque, è generale e non riguarda solo gli uffici. Sono inaccessibili moltissimi altri luoghi della città sebbene dal 1989 in poi il certificato di agibilità alle strutture venga rilasciato solo a quelle attività che certificano di aver provveduto all’abbattimento delle barriere architettoniche. Questa legge, in pratica, è valida solo sulla carta perché ovunque, nonostante le nostre istanze, continuano a proliferare locali commerciali nei quali noi in carrozzina non possiamo entrare e il Comune non interviene in tal senso e, anzi, rilascia le licenze senza alcun controllo preventivo. Paradossalmente gli unici negozi che vengono controllati sono quelli gestiti da cinesi dove, invece, possiamo entrare senza problemi perché sono attrezzati!”

Comisi racconta anche che il 26 novembre scorso il Movimento ha presentato una istanza all’amministrazione comunale per chiedere l’esercizio dei poteri di controllo sulla conformità di tutte le strutture pubbliche e private aperte al pubblico alla normativa nazionale e comunitaria in materia di abbattimento delle barriere architettoniche e alla quale l’assessore Piero Gurrieri ha risposto dopo appena due giorni annunciando a breve una direttiva politica per la produzione di manifesti finalizzati a sollecitare gli esercizi commerciali a mettersi in regola e ad informarli dell’imminente avvio di controlli. Nulla, però, è stato poi fatto. “Abbiamo quindi provveduto a una diffida e a febbraio, a seguito di ciò, i manifesti sono stati affissi ma siamo ad aprile e ancora gli esercizi aprono al pubblico senza essere dotati nemmeno di uno scivolo” continua Comisi. “Eppure la legge parla chiaro: il privato si deve mettere in regola con bagni accessibili e scivoli. Il Comune certifica poi le pedane e dà l’autorizzazione al termine dei controlli. Qui all’ufficio tributi ci hanno mostrato quello che dovrebbe essere un accesso secondario riservato a noi ma la verità è che è impraticabile, è un garage! Come Movis tante volte abbiamo  protestato e denunciato all’opinione pubblica il problema ma la città sembra disinteressata. Si pensi, ad esempio, al nuovo progetto che prevede la trasformazione di via Cavour in isola pedonale. Effettivamente, per fortuna, saranno eliminati i marciapiedi ma il problema dei negozi rimarrà perché mancano i controlli e la sensibilità”.

Da Comisi parte, infine, una proposta. “Perché mantenere tutti gli uffici sparpagliati e divisi, pagando anche in qualche caso gli affitti, quando li si potrebbe riunire in una struttura accessibile proprio a tutti e con annesso parcheggio quale ad esempio l’EMAIA?”