Chiesta la perizia psichiatrica per Rosario Sortino

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Era ai domiciliari in attesa del processo per direttissima per furto ma nel frattempo aggrava la sua posizione litigando violentemente con la moglie. Si tratta del modicano Rosario Sortino, 48 anni, che ieri avrebbe dovuto essere giudicato per il furto ad una falegnameria di Modica e per il quale, invece a seguito della denuncia per maltrattamenti, il giudice onorario Corrado Celeste, così come richiesto dal vpo, ha nominato un perito che verifichi la capacità di intendere di volere al momento della commissione del fatto e per poter partecipare al processo, nonché la pericolosità sociale dello stesso. In aula, dove il Sortino è giunto accompagnato dagli agenti che lo avevano prelevato dal dipartimento di salute mentale del Busacca dove’era stato ricoverato dopo la furiosa lite, la moglie ha rimesso la querela. L’uomo, dipendente del Comune di Modica, non è nuovo al compimento di furti. Nel corso dell’ultimo, però, era stato colto in flagranza di reato perché nell’introdursi nottetempo in una ditta di ferramenta e legnami di contrada Michelica ne faceva scattare l’allarme. Esiguo il bottino che aveva racimolato: 12,00 euro, 31 banconote del vecchio conio e 96 francobolli di cui 50 in euro. Proprio mentre si trovava ai domiciliari, in attesa che ieri si celebrasse il processo per rito abbreviato, come richiesto al proprio difensore l’avvocato Rinaldo Occhipinti ( nella foto),  al colmo di una lite per futili motivi il Sortino malmenava la moglie finendo ricoverato al Busacca. Dopo la decisione del giudice Celeste e la revoca della querela della moglie, l’imputato è tornato a casa dove continuerà a stare recluso in attesa del processo. Il Ctu dovrà depositare la propria relazione peritale entro 30 giorni.