Il Consiglio non vuole decidere sull’Imu. Pericolo per il Piano di riequilibrio

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E’ stata inconcludente la seduta di oggi del consiglio comunale di Modica che doveva approvare le aliquote Imu e Irpef per l’anno in corso. Aliquote per altro in sintonia con il piano finanziario pluriennale adottato lo scorso mese di dicembre.
Per il  capogruppo del PDS Silvio Iabichella l’approvazione determinerebbe tre milioni di euro di risparmio però non avendo notizie del piano di equilibrio e atteso che il bilancio di previsione 2013 non è stato adottato ritiene che possa ridursi la pressione fiscale per l’IMU recuperando in altro modo le somme su altri capitoli e quindi attendere per l’approvazione dell’atto. Di diverso avviso il Presidente del consiglio Scarso che ritiene questo un atto esecutivo del Piano pluriennale e quindi propedeutico al bilancio di previsione del 2013. Il capogruppo di Territorio Paolo Nigro ritiene che sarebbe stata necessaria la presenza del dirigente del settore finanziario e ritiene che sulla scorta delle motivazioni di Iabichella l’atto dovrebbe essere ragionato.
Il capogruppo del PD Giorgio Zaccaria ha fatto presente come tra cinque giorni l’attività ordinaria del civico consesso cesserà, 45 giorni prima dell’indizione dei comizi elettorali, e quindi è dubbio se ci sarà tempo per definire il punto; quindi se non si decide adesso non ci sarà tempo per definirlo.
Si è passati quindi alla votazione per il rinvio del punto. Consette voti favorevoli al rinvio e otto contrari la richiesta non è stata approvata. A questo punto i consiglieri Nigro, Iabichella, Cannata e Stracquadanio abbandonano l’aula. Mancando quindi il numero legale la seduta è stata sciolta. Puntuale è arrivata la reazione del sindaco Buscema imbufalito per “la precisa volontà di un gruppo di consiglieri di opposizione che ha scelto di abbandonare l’aula e di far venir meno le condizioni  perchè si potesse procedere alla votazione. Senza ulteriori commenti sull’atteggiamento dei Consiglieri che stanno volutamente ritardando l’attivazione di misure indispensabili per l’equilibrio finanziario del nostro ente, mi limito a far riflettere l’intero Consiglio sul fatto che a breve la Commissione della Corte dei Conti che sta esaminando il Piano, con ogni probabilità ci richiederà gli atti conseguenti: la mancanza di queste delibere potrebbe dunque minare gravemente l’attendibilità del Piano nel suo complesso”.

Anche il gruppo consiliare del Pd ha diramato un commento e un appello: “Siamo pienamente convinti che questo consiglio comunale abbia ancora tra i suoi scranni consiglieri responsabili che vogliono spendersi e decidere per il bene della propria città. Sottrarsi a ciò, in cambio di un ipotetico consenso elettorale, non solo contribuisce ad alimentare maggiormente quel fenomeno, considerato a ragione o a torto demagogico e populista, dell’anti-politica, ma non rende giustizia ad un’istituzione nobile e democratica qual è il consiglio comunale i quali componenti dovrebbero esserne fieri di farne parte”.