Una sorta di “mutuo” per l’amministrazione Piccitto

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Ventidue rate da centomila euro l’una, con una “mini” rata da 53.386,77. Pagamento anticipato di 12.000 euro per le spese legali, che anzi sono state un po’ abbassate, inizialmente la previsione era 16.000. Una sorta di “mutuo” che si troverà costretta a pagare la nuova amministrazione comunale. In realtà si tratta di una transazione con l’ex Asi, l’area di sviluppo industriale, oggi chiamata Irsap. L’ente regionale si occupa della depurazione delle acque di contrada Lusia, sia per l’agglomerato industriale che per la città. Le spese sono ripartite, con il Comune che ha a carico l’82% dei costi. Tuttavia, in questi anni, il Comune ha “saltato” diverse fatture. Ad oggi deve 2.253.386,71 euro all’Irsap. Nel 2011 c’era stato anche un provvedimento del Tribunale che imponeva al Comune il pagamento di 1.172.774,27 euro per fatture non saldate. Ce n’era una addirittura del 2003. Nel corso di questi due ultimi anni qualcuna è stata pagata, ma anche nel 2001 e nel 2012 ci sono state somme non corrisposte all’Irsap che ha deciso di avviare, con il Comune, una trattativa bonaria dopo che il 30 marzo dello scorso anno l’ente aveva presentato al Comune un atto di precetto. Qualche mese dopo, l’Irsap ha proposto la transazione bonaria. Quelle somme, intanto, sono cresciute fino agli oltre due milioni e duecentomila euro attuale. E adesso occorre pagarle. Nel conto totale ci sono anche gli interessi. Pari a 58.720,86 euro che dovranno essere messi tra i debiti fuori bilancio insieme ai 12.000 delle spese legali. Il Commissario, Margherita Rizza, ha approvato la delibera con lo schema di transazione che verrà firmato tra i dirigenti dei due enti, Giulio Lettica per il Comune e Franco Poidomani per l’Irsap. La delibera del commissario Rizza sarà uno dei primi atti su cui sarà chiamato a pronunciarsi il nuovo consiglio comunale. Una volta siglata, la convenzione prevede il pagamento, come detto, di centomila euro al mese, entro il cinque di ogni mese, per quasi due anni, 22 mesi per l’esattezza. Una notizia non certo rassicurante per la nuova amministrazione. Ed il rischio di altri decreti ingiuntivi non sembra essere scongiurato. Una volta al lavoro, la nuova giunta si troverà costretta a fare i conti con queste “eredità”.