C’è una prima soluzione per il problema dei precari

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Si è tenuto un incontro tra il sindaco Filippo Spataro e il suo vice Gaetano Gaglio per parte dell’A.C, l’avv. Antonio Barone che ha difeso in sede giudiziaria 39 dei 47 precari di Comiso, e il sindacalista della CGIL Salvatore Terranova con una delegazione del Comitato precari di Comiso, per affrontare la questione dei lavoratori prestabilizzati ai sensi dell’art. 3,comma 94, lettera b) della legge 244/2007 e fuoriusciti dal lavoro dal 1° gennaio 2013.
L’amministrazione comunale ha manifestato piena volontà alla risoluzione definitiva della problematica nel rispetto dei dettami legislativi e giurisdizionali. A riguardo, si attiverà in tempi celeri alla redazione degli atti amministrativi utili, quali la redazione della nuova dotazione organica che tenga conto dei recenti pensionamenti e di un piano pluriennale di assunzione di questo personale precario, che unitamente al Bilancio 2011e 2012 riequilibrato (da approvare entro il 24 agosto) dovranno essere approvati dalla Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali del Ministero dell’Interno.
Intanto, il sindaco chiederà una audizione alla Commissione del Ministero per sostenere la vicenda dei precari alla luce dell’ordinanza del Tribunale di Ragusa emessa il 30 aprile 2013 che dà la possibilità all’Ente di procedere alla stabilizzazione definitiva del personale precario nei limiti dei posti disponibili in organico e nel rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità. Si vuole difendere, altresì, l’intenzione di evitare esternalizzazioni di servizi e di interventi di vario genere a costi esorbitanti, che possono essere ricoperti dai dipendenti fuoriusciti, secondo la ratio di gestione finanziaria virtuosa dell’Ente volta al risanamento economico, che consente contemporaneamente di risolvere la grave emergenza economica e sociale di 47 famiglie comisane.