L’Amministrazione ai sussidiati: “Abbiamo aperto i cassetti e non abbiamo trovato un centesimo”

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“Abbiamo aperto i cassetti e non abbiamo trovato un centesimo per i sussidi”. L’amministrazione comunale è stata chiara, ieri mattina, con gli ex sussidiati che ha incontro al pian terreno di palazzo Ina. C’erano il sindaco, Federico Piccitto, e l’assessore ai Servizi sociali, Gianflavio Brafa. E proprio quest’ultimo ha chiarito: “La situazione è molto difficile. Non abbiamo trovato nemmeno un centesimo per questo tipo di interventi. Ma ovviamente questo non vuol dire che non faremo nulla. Ci stiamo muovendo su più fronti, anche perchè al di là del singolo sussidio, l’idea è di individuare un sistema perchè questa gente possa avere un lavoro, anche per qualche ora, ma che sia comunque dignitoso. Non è purtroppo qualcosa che potremo garantire a breve. E questo lo abbiamo voluto dire chiaramente, perchè è importante parlare in modo sincero sulla base di quanto ha a disposizione il Comune”. Ovviamente gli animi erano surriscaldati, ma tanto il sindaco quanto l’assessore hanno messo alla luce del sole la situazione delle casse comunali ricevuta in “eredità”. “Stiamo partecipando a dei bandi, uno scade il cinque agosto, della Regione proprio per cercare delle risposte a queste persone che vivono una difficoltà – ha aggiunto Brafa -, così come vogliamo lavorare per far sì che non ci sia nemmeno l’ombra di raccomandazioni o di altri interventi che porrebbero delle disparità tra chi ha bisogno. Ci è stato chiesto di rivedere le graduatoria a suo tempo stilate, e noi lo faremo”. C’è un’altra questione da affrontare. Ed è quella del bando per una ventina di posti in lavori di pubblica utilità. “Purtroppo – ha spiegato l’assessore – abbiamo dovuto prendere atto che la gara si deve rifare. Ci sono dei problemi tecnici che non ci consentono l’affidamento a nessuna delle quattro cooperative che ha partecipato”. Al termine dell’incontro, si è deciso di rivedersi a fine mese, quando l’amministrazione cercherà di dare qualche risposta in più sulla base della ricognizione dei fondi a disposizione.

 

[Fonte: Giornale di Sicilia]