Anche il movimento della Giunta è critico con Abbate: “Ha aumentato Imu e Irpef”

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La cronistoria di questi primi due giorni di attività amministrativa vera e propria, ci dimostra la totale leggerezza, inadeguatezza ed impreparazione con la quale il nuovo sindaco e la sua giunta intendono affrontare le emergenze della città: non la scerbatura, nè la decapitazione dei dirigenti, ma la tutela dei sacrifici fatti dai modicani per riacquisire credibilità economica agli occhi della Corte dei Conti, del Ministero dell’Interno e della Cassa depositi e prestiti!

Abbiamo sopportato anni di tagli alle spese del comune, aumenti di Tarsu e di canoni per servizi a domanda individuale, abbiamo costretto i dipendenti del comune ad attese di 4 e 5 mesi per gli stipendi, per cosa? Per assistere ad un penoso carosello con il quale dapprima si voleva anche spostare una scadenza perentoria che era del 14 luglio e poi addirittura per  apprendere che la prima vera importante delibera di questa nuova giunta non teneva conto di niente di tutto ciò che doveva scongiurare il rischio del dissesto?

Il consigliere Rizza dichiara: “Quanto accaduto in questi giorni in consiglio comunale è dimostrazione della leggerezza con cui il sindaco Abbate affronta le problematiche serie del comune nonché della incapacità amministrativa di gestire la cosa pubblica. Modica non si può permettere che dopo anni di sacrifici e di umiliazione, nei 5 minuti che ci separavano dalla mezzanotte di ieri,  si potesse bruciare l’unica possibilità che abbiamo di non andare in dissesto. Il sindaco ha sentito dire che c’era il rischio che qualcosa andasse a fuoco, ma non erano le sterpaglie di Marina di Modica,  ripulite tempestivamente ed in maniera eccellente, ma era il piano finanziario con il quale avremmo dovuto convincere il ministero che c’è un classe dirigente competente e credibile e invece si è mandato al consiglio comunale un atto mancante della contabilizzazione di elementi basilari quali:

1) la quota di rimborso dell’anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti pregressi per 40 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014 e successivi, vero motivo della variazione al piano;

2) la previsione del costo per interessi di tale mutuo

3) i pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012;

4) il fondo svalutazione per i crediti in essere (ovvero i residui attivi, che avrebbero dovuto essere certificati da un dirigente che non c’è) che per gli enti beneficiari dell’anticipazione di liquidità, deve essere, per cinque anni successivi all’anno di concessione, in misura pari ad almeno il 50% dei residui attivi.”

In pratica, l’atto è andato in consiglio per inserire le condizioni migliorative di cui il prestito di 40 milioni ci avrebbe consentito di beneficiare e invece il tutto si è ritorto contro i cittadini, sono state aumentate le uscite per adeguare il fondo svalutazione crediti perché nessuno è stato in grado di certificare l’effettiva esigibilità dei crediti e non sono stati decurtati i pagamenti dei debiti da coprire con lo stesso prestito.

Aggiunge Marisa Giunta: “Siamo molto preoccupati e vigileremo attentamente perché non vogliamo che i nostri sacrifici vadano in fumo nè che si prendano in giro i cittadini: troviamo vergognoso che il sindaco abbia pensato a rassicurare i lavoratori della Multiservizi dicendo loro una clamorosa bugia sul fatto che poteva aumentare la spesa, senza sapere nemmeno di cosa stesse parlando visto che tra le modifiche del piano c’è proprio la riduzione della spesa corrente ed altrettanto pericoloso che, non solo i crediti verso i cittadini che ancora non hanno potuto versare le tasse non sono certificati, ma che al contrario si dica loro di non pagare, sospendendo con un comunicato stampa i gli accertamenti della TARSU!

E’ bene che i cittadini sappiano che, smaltita la sbornia della meritata vittoria, questa amministrazione deve impegnarsi seriamente ed ha bisogno di un bagno di umiltà, altro che “facciamo tutto noi e non abbiamo bisogno di dirigenti, alleati, organi di governo”! Altro che toglierci l’IMU e la Tarsu! E’ bene che cominciamo a guardare la realtà in faccia perché da stamattina vivere a Modica è diventato più costoso grazie al fatto che non abbiamo idea di come gestire i nostri crediti e di come pagare i nostri debiti: hanno aumentato l’IMU, hanno aumentato l’Irpef ed ora aspettiamo pazientemente di conoscere le modalità di rendicontazione del prestito di 40 milioni e soprattutto la determinazione della TARES.”

 

Il gruppo consiliare ConTeA Modica