Modifiche al Piano di riequilibrio. Per Scicli è fumata nera

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Non ce la fa il Consiglio comunale di Scicli a esitare la delibera di rimodulazione del Piano di riequilibrio entro il termine del 14 luglio.

Il consiglio ieri sera ha incardinato il punto e poi la seduta è stata aggiornata a domani, martedì, alle ore 21.

La rimodulazione del Piano di riequilibrio è obbligatoria per tutti i Comuni che hanno fatto ricorso al fondo della Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione.

Nei giorni scorsi l’atto era già stato oggetto di polemiche da parte dei gruppi consiliari di minoranza (Pd – Gruppo Misto – Scicli Bene Comune – PdS) per il fatto che ieri non erano ancora pronti gli atti e non erano stati messi a disposizione dei consiglieri: “E’ assurdo assistere a riunioni collegiali senza una linea guida, capace di garantire procedure, regole e tempi nell’organizzazione dei lavori del Consiglio comunale. Basti pensare che la legalità tanto declamata appena qualche mese fa sul rendiconto è stata calpestata dallo stesso presidente del Consiglio, Vincenzo Bramanti. Come sempre questa Amministrazione Comunale continua a delegittimare il ruolo del Consiglio Comunale che rappresenta l’organo di indirizzo e di controllo degli atti a tutela dei cittadini e non di ratifica. I consiglieri comunali firmatari dopo aver appreso la pubblicazione della delibera di Giunta n. 114 del 12/07/13, si opporranno alla determinazione da parte della Giunta Susino e del neo assessore al Bilancio, Sandro Gambuzza, dell’aumento scellerato e destabilizzante perpetrato nei confronti dei cittadini sciclitani, e relativo alle tasse comunali come: (IMU, Irpef, Tares, etc.). In un momento di perdurante crisi economica abbattutasi sulle famiglie sciclitane di cui molte senza reddito, tale richiesta di sacrifici alla collettività sembrano del tutto inopportune”.