Prime tensioni tra Garaffa e Abbate

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Prima sfida per il nuovo Consiglio comunale e prime tensioni tra il neo Presidente Roberto Garaffa e il sindaco Ignazio Abbate.

Si ricorderà il “braccio di ferro” che si è consumato tra il mezzogiorno di sabato e la mattina di domenica sulla interpretazione della scadenza dei termini – il 14 luglio o, trattandosi di un festivo, il 15 – e dunque sulla necessità di evitare di correre rischi e di procedere all’approvazione della rimodulazione del Piano di riequilibrio comunque entro la giornata di domenica: la questione fu oggetto già nel Consiglio di sabato mattina di una disputa tra maggioranza e opposizione e di parecchie polemiche nelle ore successive. Alla fine, nonostante il rinvio già stabilito per lunedì mattina, furono i 30 consiglieri stessi a decidere – responsabilmente – di autoconvocarsi per il pomeriggio di domenica.

Il buon esito della seduta, nonostante il prolungarsi dei lavori fino all’ultimo minuto utile, è stato salutato ieri dal Presidente con grande soddisfazione, attraverso un comunicato (leggi qui) diramato dall’Ufficio stampa del Comune, con cui Garaffa ha voluto ringraziare tutti coloro che avevano reso possibile questo risultato.

E tuttavia quello che il Presidente ha dichiarato, non è tutto. Lo stesso documento, infatti, è stato ripreso da Garaffa sulla sua pagina Facebook (com’è ormai buon uso di quasi tutti gli esponenti politici), ma con una “sorpresa”. Alla fine del suo post, infatti, Garaffa ha ritenuto di aggiungere anche un’altra considerazione: “Mi sarei aspettato un lieve cenno di gratitudine dal Sindaco, in quanto è stato grazie alla caparbietà del sottoscritto e contro il parere del Sindaco stesso che l’Assemblea Consiliare è stata anticipata in via cautelativa al 14 luglio, termine ultimo. Capisco che nella vita, così come nella politica, vince chi urla. Questo, però, non va per niente bene, è di senso di responsabilità che questa Città ha bisogno“.

Insomma, a quanto pare le ore che sono intercorse tra la ferma volontà della maggioranza di rinviare il Consiglio a lunedì e il “dietro front” concretizzatosi nell’autocovocazione di domenica, non sono state ore serene nemmeno in casa degli “abbatiani”.

Garaffa, esponente dell’Udc, era stato eletto venerdì scorso con i voti di tutta la maggioranza consiliare.