La senatrice Padua: “Ecco perchè ho firmato il documento sul caso Ablyazov”

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“Ho aderito ad un documento che stigmatizzava la posizione del ministro Alfano che, sul caso Ablyazov, è oggettivamente indifendibile. Questo perché la nostra preoccupazione verte su un fatto specifico e cioè che in un Paese come il nostro non possono essere calpestati diritti elementari. Ecco perché ho ritenuto opportuno, con la massima libertà e in piena trasparenza, apporre la mia firma su quel testo”. Così la senatrice del Pd, Venera Padua, prende posizione per precisare la natura del proprio intervento a margine del caso che sta scuotendo il Parlamento. “Del resto – aggiunge – se era stata utilizzata la linea dura per quanto concerne la vicenda della ministra Idem, non si capisce perché analogo atteggiamento non si debba tenere anche in questa occasione. E’ necessario, abbiamo chiesto, che il Governo non archivi la questione e che elimini ogni zona grigia per quanto riguarda le responsabilità”. La senatrice Padua aggiunge: “Ho aderito ad un documento che ritenevo e ritengo dica cose sacrosante. Ma, allo stesso tempo, non posso non rilevare che ci troviamo in una situazione molto complicata per il Paese, assolutamente piegato dalla crisi. Non possiamo permetterci di rimanere senza un esecutivo e men che mai di andare a votare, ancora una volta, con questa legge elettorale. Il percorso sulle riforme che il Governo Letta sta cercando di portare avanti è indispensabile. E ne dobbiamo prendere atto. Allo stesso tempo vogliamo maggiore trasparenza perché abbiamo bisogno di un Paese che sia il più possibile credibile anche con gli osservatori internazionali. Ecco perché ho firmato quel documento. Perché le dimissioni di Alfano consentirebbero di cancellare ulteriori difficoltà e imbarazzi al nostro Governo”.