Finisce l’incubo per l’equipaggio della Madonnina

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Con il suono della sirena del Porto di Scoglitti, finisce l’incubo per l’equipaggio del peschereccio “La Madonnina I”. Il comandante Salvatore Penna e gli atri tre componenti dell’equipaggio, sono stati accolti da un grande calore e da molti applausi, appena hanno messo piede sulla banchina del piccolo porticciolo. Ad attenderli, autorità civili e militari, con in testa il vicesindaco di Vittoria, Filippo Cavallo e gli assessori Piero Gurrieri, Angelo Dezio e Salvatore Avola, oltre ai parenti e ad un nutrito gruppo di cittadini, venuti ad abbracciare i loro sfortunati concittadini. “Non vedevo l’ora di tornare, è stata un’avventura bruttissima”. Sono le prime parole di uno stremato Salvatore Penna, con accanto gli altri tre componenti del natante. “Ci seguivano da un’ora e mezza, fino a quando ci hanno fermato – sono le prima parole del racconto -. Ora posso parlare tranquillamente, appena sono saliti sulla nostra imbarcazione, ci hanno puntato i mitra, senza alcun rispetto, come fossimo terroristi. La prima cosa che ci hanno detto è stata: Voi pagherete per le altre due barche che nei giorni scorsi ci sono scappate. Così, ci hanno completamente messo fuori uso la strumentazione di bordo, per non poter segnalare né chiedere aiuto. Ci hanno trascinato nelle loro acque e, soltanto allora, ci hanno permesso di informare le nostre famiglie dello stato di fermo”. Anche il racconto dei due giorni di prigionia, è particolarmente triste. “La cella dove stavo era due metri per uno. Immaginatevi in che condizioni stessimo – commenta Penna -. Appena ho chiesto se fosse il modo di trattarci, ci hanno risposto: ringraziate, queste sono le prigioni della polizia, come hotel di lusso. Quelle delle carceri maltesi, sono molto peggio”. La conclusione è molto amara. “Per pagare la sanzione, la nostra famiglia ha fatto una vera e propria colletta. Ci rivolgiamo al Governo regionale, al Presidente Crocetta ed all’assessore Cartabellotta, ci aiutino. Siamo davvero in condizioni economiche pessime, senza essere stati aiutati affatto dal nostro Governo regionale. Unica nota positiva, il comportamento attento e premuroso dell’Ambasciatore italiano a Malta”.